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Tifoso dell'Inter morto dopo la partita con il Napoli

Ultrà morto, chiesti i domiciliari per il 21enne arrestato per gli scontri prima di Inter-Napoli

Continuano le indagini sui violenti scontri prima della partita Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre, durante i quali è morto l’ultras varesino Daniele Belardinelli. Mentre a Napoli viene ascoltato il ragazzo di 25 anni che avrebbe investito con la sua auto l’ultras, causandone la morte, al carcere di San Vittore gli inquirenti stanno ascoltando Luca Da Ros, il 21enne che ha fatto il nome del capo ultrà Piovella, alias il Rosso, facendolo arrestare. Secondo il suo legale il ragazzo non avrebbe però accusato Piovella, ma avrebbe solo fatto il suo nome come uno dei presenti durante gli scontri. L’avvocato chiederà i domiciliari per il suo assistito.
A cura di Francesco Loiacono
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Nuovo interrogatorio nel carcere di San Vittore a Milano per Luca Da Ros, l'ultrà interista di 21 anni che è al momento una delle quattro persone arrestate per i violenti scontri prima della partita Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre. Una vicenda finita al centro delle cronache per la morte di Daniele Belardinelli, ultras varesino di 39 anni deceduto dopo essere stato investito da una o più auto. Le indagini sulla morte del tifoso e sui violenti scontri procedono di pari passo. A Napoli è stata individuata e sequestrata l'auto che avrebbe travolto Belardinelli e ne stato individuato anche il probabile conducente: si tratta di un tifoso napoletano di 25 anni che da stamattina risulta ufficialmente indagato per omicidio volontario.

Passo indietro sulle accuse al Rosso: I media hanno equivocato

Sull'altro fronte, quello dell'agguato organizzato da ultras interisti (ma anche di tifoserie gemellate come il Varese e il Nizza) ai supporter napoletani che si stavano recando allo stadio Meazza di San Siro, c'è da registrare appunto il nuovo interrogatorio a De Ros. Una figura centrale nelle indagini sugli scontri in quanto è stato lui a fare il nome di uno dei capi ultras nerazzurri, Marco Piovella alias "Il Rosso". Proprio dopo le parole di Da Ros Piovella era stato arrestato, il 31 dicembre. Secondo il legale di Da Ros, però, il suo assistito non avrebbe indicato "il Rosso" nei termini in cui i giornali hanno riportato la notizia, cioè accusandolo come uno degli organizzatori dell'agguato: "Credo che i media abbiano equivocato sul contenuto delle dichiarazioni", ha dichiarato all'ingresso del carcere ai microfoni di Fanpage l'avvocato Alberto Tucci.

Come spiegato dall'avvocato del 21enne l'interrogatorio odierno è stato disposto dalla procura, probabilmente per conoscere ulteriori dettagli sull'agguato della sera del 26 dicembre. Da Ros, secondo quanto dichiarato dal legale, a distanza di ormai una settimana dall'arresto potrebbe "essere più lucido" e riferire delle circostanze che possano essere utili allo sviluppo delle indagini. L'avvocato si è poi soffermato sugli insulti che sono arrivati al suo assitito, definendoli "antipatici e odiosi". Il legale ha infine chiarito che chiederà gli arresti domiciliari per il 21enne.

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