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Uccide il nonno a coltellate a Cantù: “Ho fatto una sciocchezza”

Prime ammissioni da parte di Luca Volpe, il 26enne in carcere da sabato con l’accusa di aver ucciso a coltellate il nonno Giovanni Volpe, di 78 anni: “Ho commesso una sciocchezza”. L’omicidio, avvenuto in una palazzina di Vighizzolo di Cantù, sarebbe avvenuto al culmine di una delle tante liti tra il nonno e il nipote, ora in carcere a Como.
A cura di Francesco Loiacono
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Prime ammissioni da parte di Luca Volpe, il 26enne che dall'alba di sabato si trova in carcere a Como con l'accusa di aver ucciso il nonno a coltellate: "Ho commesso una sciocchezza", avrebbe detto secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno" il ragazzo, il cui fermo è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari di Como Maria Luisa Lo Gatto, che ha poi disposto per il 26enne la custodia cautelare in carcere. Il 78enne Giovanni Volpe, pensionato, sarebbe stato ucciso dal nipote al culmine di una lite nella palazzina in cui i due abitavano, in via Monte Palanzone a Vighizzolo di Cantù, in provincia di Como. Luca Volpe avrebbe ucciso il nonno venerdì pomeriggio con almeno tre coltellate, anche se sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte. Il corpo senza vita del 78enne è stato poi trovato la sera di venerdì dal figlio della vittima.

Luca Volpe è stato poi fermato all'alba di sabato in un motel di Novedrate, dove si trovava in compagnia di due prostitute. Il ragazzo proprio lo scorso 16 marzo, giorno dell'omicidio, sul suo profilo Facebook aveva scritto di aver iniziato una relazione sentimentale. Questo e altri elementi dovranno essere vagliati dai carabinieri, che stanno cercando di ricostruire quanto accaduto nella giornata di venerdì. Il contesto che emerge è comunque quello di un ragazzo problematico, con pesanti precedenti alle spalle e problemi di droga. Nel 2014 il 26enne era stato denunciato per maltrattamenti dal nonno, che però poi aveva ritrattato le accuse scagionando il nipote. Nel dicembre del 2016 il 26enne era invece stato condannato in primo grado a cinque anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una donna. Nonostante tutti i problemi e le continue liti il nonno aveva tenuto a vivere con sé il nipote: venerdì l'ultimo litigio che è stato fatale al pensionato. In casa i carabinieri hanno trovato e sequestrato tracce di droga e vestiti insanguinati: probabilmente gli abiti indossati dal 26enne al momento dell'omicidio.

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