È morta Sara Luciani, scomparsa a Melzo: il corpo trovato in un canale
Si sono spente le speranze di ritrovare in vita Sara Luciani, la ragazza di 21 anni scomparsa dallo scorso venerdì sera a Melzo, nel Milanese. Il cadavere della 21enne è stato trovato nelle acque del canale della Muzza all'altezza di Paullo, in provincia di Milano. Il fidanzato di Sara, il 31enne Manuel Buzzini, era stato trovato impiccato sabato mattina nel cortile della casa della nonna, a Melzo. Fin dai primi istanti si era ipotizzato che anche Sara fosse morta. Presso la procura di Milano era aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, anche se l'ipotesi più plausibile sembra essere quella di un omicidio-suicidio: Manuel Buzzini avrebbe ucciso la fidanzata e si sarebbe poi impiccato. Il corpo di Sara Luciani galleggiava nelle acque del canale Muzza a poca distanza dalle griglie della centrale idroelettrica in cui, domenica, era stato trovato incastrato il paraurti della Golf del fidanzato. Proprio nell'auto del 31enne Sara era stata vista l'ultima volta. Gli ultimi drammatici sviluppi della vicenda che da venerdì sera teneva in ansia i famigliari della ragazza, e che era apparsa in tutta la sua tragicità già dopo che il fidanzato di Sara si era suicidato, sono dovuti a un pescatore, che oggi poco dopo pranzo ha notato il corpo della 21enne nel canale Muzza, all'altezza della casa dell'acqua di Paullo.
Adesso bisognerà aspettare i primi esiti dell'autopsia sul cadavere di Sara per capire le cause della morte: si dovrà capire se il fidanzato l'abbia uccisa prima di gettarla nel canale a bordo della sua auto (non ancora ritrovata), o se, ipotesi ancora in piedi allo stato attuale delle indagini, la Golf del 31enne sia finita accidentalmente nel canale. Un incidente che avrebbe poi spinto Manuel a suicidarsi per i sensi di colpa. È un'ipotesi però poco plausibile: le tensioni e i litigi tra i due fidanzati nell'ultimo periodo, le percosse e le minacce di morte ricevute dalla 21enne ad opera del suo compagno fanno pensare che la tragica morte di Sara non sia una fatalità. Gli inquirenti avevano rintracciato anche una terza persona che, venerdì sera, era stata vista in auto assieme a Sara e Manuel: si tratta di un amico della coppia che ha detto di aver passato del tempo assieme ai due, di aver sniffato della cocaina assieme al fidanzato della ragazza (che non era consumatrice di droga) e poi di averli lasciati da soli. I problemi di tossicodipendenza del 31enne, che in passato lo avevano portato in una comunità di recupero, sembravano essere alle spalle: evidentemente però il ragazzo continuava a fare uso di droga. Lo avrebbero confermato anche i primi esiti dell'autopsia sul 31enne, che hanno confermato anche l'impiccagione come causa della sua morte.