Treno deragliato, il macchinista Dicuonzo stava per andare in pensione: lutto cittadino a Pioltello
Sarebbe andato in pensione tra pochi mesi Mario Dicuonzo, uno dei due macchinisti di Trenitalia morti nel tragico incidente ferroviario di ieri vicino Lodi. Dicuonzo era, assieme al collega Giuseppe Cicciù, alla guida del Frecciarossa 9595 che era partito da Milano Centrale alle 5.10 con destinazione Salerno. Dopo pochi minuti di viaggio, all'altezza del posto di movimento di Livraga, il treno ad alta velocità è deragliato mentre andava a quasi 300 chilometri orari. La motrice su cui si trovavano i due macchinisti ha urtato prima un carro su un altro binario e poi si è schiantata contro una palazzina delle Fs. Per Dicuonzo e Cicciù non c'è stato niente da fare: sono stati sbalzati dalla motrice e sono morti sul colpo. Altre 31 persone, tra cui i 28 passeggeri di quel primo treno del mattino, sono rimaste ferite in modo per fortuna non grave: i meccanismi di sicurezza che prevedono tra l'altro il distaccamento della motrice hanno evitato una strage.
Oggi lutto cittadino a Pioltello per il macchinista Dicuonzo
Il dolore è comunque enorme per i due dipendenti di Trenitalia che hanno perso la vita, probabilmente per un errore umano, secondo l'ipotesi investigativa seguita dalla procura di Lodi: uno scambio che non era nella posizione in cui non doveva essere. Oggi però è il giorno del dolore nelle due cittadine che piangono la morte di Dicuonzo, che era originario di Capua, in provincia di Caserta, e abitava a Pioltello, il comune dell'hinterland di Milano già provato dal disastro ferroviario del 25 gennaio 2018 che causò tre vittime. E proprio a Pioltello oggi è una giornata di lutto cittadino: l'ha proclamato la sindaca Ivonne Cosciotti, che ha chiesto ai suoi concittadini un momento di raccoglimento e preghiera alle 11, la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche in programma e l'esposizione delle bandiere a mezz'asta in tutte le sedi comunali e nelle sedi pubbliche.
Dicuonzo lascia una moglie e il figlio: anche il fratello è macchinista
A piangere Dicuonzo sono in particolare la moglie, il figlio e il fratello, anche lui macchinista: una passione, quella per i treni, che aveva accompagnato per una vita Mario. Una passione che era destinata a durare anche tra pochi mesi, quando come riporta il quotidiano "Libero" il macchinista sarebbe andato in pensione, per godersi magari da semplice passeggero i viaggi in treno. Ma il suo viaggio è purtroppo terminato anzitempo in maniera tragica.