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Frecciarossa deragliato a Lodi

Treno deragliato a Lodi, gli operai che hanno effettuato i lavori: “Scambio era in posizione giusta”

Sono stati interrogati per quasi dodici ore i quattro operai e il caposquadra che hanno effettuato i lavori allo scambio che ha provocato il deragliamento del treno Frecciarossa a Ospedaletto Lodigiano provocando la morte di due macchinisti: al pm e agli inquirenti hanno raccontato di aver seguito la procedura corretta per eseguire i lavori e di aver lasciato una volta terminato lo scambio in posizione dritta.
A cura di Chiara Ammendola
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Il treno Frecciarossa deragliato a Lodi
Il treno Frecciarossa deragliato a Lodi
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Sono terminati alle 3.20 della scorsa notte gli interrogatori degli operai che hanno effettuato i lavori di manutenzione sui binari dove è poi deragliato il treno Frecciarossa causando la morte di due macchinisti e il ferimento di 31 persone. Quasi dodici ore di interrogatorio dinanzi al pm Giulia Aragno e agli investigatori della Polfer per i cinque operai, un caposquadra e quattro dipendenti Rfi, che da ieri sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Lodi che ha aperto un'inchiesta per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni multiple. Si tratta, secondo la procura, di un "atto necessario per lo svolgimento, in forma garantita, degli accertamenti tecnici irripetibili" e che servirà a chiarire i lavori effettuati e anche la funzionalità o meno degli scambi.

I lavori eseguiti secondo procedura

I cinque operai, interrogati negli uffici della polfer di Piacenza e assistiti dagli avvocati Armando D'Apote e Fabio Cagnola, avrebbero risposto a tutte le domande del pm che ha chiesto loro di raccontare tutte le operazioni effettuate la notte dell'incidente. Hanno negato tutte le accuse e si sono difesi raccontando di aver seguito le procedure così come richiesto dai protocolli e di aver lasciato lo scambio dritto una volta terminati i lavori, circa un'ora prima del tragico incidente: nessuno di loro avrebbe dunque saputo spiegare perché lo scambio non fosse dritto ma posto in una posizione sbagliato al momento del passaggio del treno al "punto zero" avvenuto alle 5.35 nel territorio di Ospedaletto Lodigiano.

Ancora chiusa la tratta interessata dall'incidente

Mentre i nuovi accertamenti tecnici dovrebbero aiutare gli inquirenti a far luce anche sul perché non sia giunta comunicazione dello scambio posto in posizione errata, che avrebbe così arrestato il treno in arrivo chilometri prima. Intanto continuano senza sosta i lavori di preparazione alla rimozione delle carrozze del Frecciarossa deragliato: nei prossimi giorni giungeranno i mezzi necessari a spostare il convoglio e a liberare i binari per permettere così la normale ripresa del traffico ferroviario dei treni alta velocità: i tempi non sono ancora stati comunicati ma saranno necessari diversi giorni, fino ad allora i convogli Frecciarossa viaggeranno fino a Piacenza lungo i binari del normale traffico ferroviario aggiungendo così al normale orario di percorrenza almeno 40 minuti in più.

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