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Travolta e uccisa da un’auto a Lecco, l’investitore di Chiara: “Ero in panico e sono fuggito”

Ha confessato di averla investita e di essere scappato Samuele Mellace il 22enne che mercoledì scorso ha travolto e ucciso la 19enne Chiara Papini a Lecco: durante l’interrogatorio avvenuto dinanzi al giudice per le indagini preliminare il giovane ha spiegato di essersi fatto prendere dal panico e per questo di essere scappato. Ha anche confermato di aver bevuto birra e fatto uso di stupefacenti: l’accusa per lui è di omicidio stradale aggravato dalla fuga.
A cura di Chiara Ammendola
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Chiara Papini (foto Facebook)
Chiara Papini (foto Facebook)

È un racconto di poche parole quello di Samuele Mellace il 22enne che mercoledì scorso a Lecco alla guida della sua auto ha travolto, uccidendola, la 19enne Chiara Papini. Interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecco Salvatore Catalano, il giovane automobilista ha ammesso le sue responsabilità: ha trascorso il pomeriggio del giorno dell'incidente insieme ad alcuni amici bevendo birra e assumendo stupefacenti, poi verso sera si è messo alla guida dell'auto per tornare a casa. Pochi metri e lo schianto mortale.

Ho consumato birra e stupefacenti poi mi sono messo alla guida per tornare a casa

"Non ho visto quella ragazza, ho solo sentito un grande colpo e quando ho visto Chiara a terra con tanto sangue attorno, mi sono fatto prendere dal panico me ne sono andato", le parole di Mellace che dallo scorso sabato si trova agli arresti domiciliari. All'interrogatorio davanti al gip era presente il sostituto procuratore Giulia Angeleri e il legale del 22enne, l'avvocato Saverio Megna. Il giovane quindi non si sarebbe fermato a prestare soccorso a Chiara per paura: "Mi è tornato alla mente un amico morto in un incidente stradale". Eppure quella fuga potrebbe peggiorare la sua situazione in fase di processo visto che si è aggiunta alla già pesante accusa di omicidio stradale. Quando ha rimesso in moto la sua Renault Clio per scappare Samuele ha poi raccontato di aver raggiunto un locale poco distante dove ha consumato alcune birre arrivando anche a pensare di farla finita. Ora le indagini continueranno per far luce sull'accaduto mentre la famiglia di Chiara Papini si è affidata all’avvocato Stefano Pelizzari che porterà avanti le prime istanze davanti ai giudici.

Il ricordo del sindaco di Lecco: Vengono i brividi a pensare al destino di Chiara

Intanto il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, ha voluto dedicare un pensiero a Chiara e alla sua famiglia:  "Davvero vengono i brividi a ripensare al destino di Chiara, alla crudeltà che l'ha vista strappare alla vita nel fiore della sua voglia di realizzare sogni e obiettivi. Quando una ragazza muore in circostanze così tragiche e inaccettabili sul piano umano, ciascuno di noi è colpito nella sua essenza e anche nel ruolo che l'esistenza gli ha affidato in quel momento – si legge nel comunicato del primo cittadino – verrà l'ora del ricordo, ma mai quello dell'oblio, e le tue ceneri, destinate ai luoghi che tanto amavi, resteranno una ferita aperta nel cuore della città, dove insieme vorremmo che il tempo ci regalasse una dimensione consolatoria".

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