Tifoso morto negli scontri prima di Inter-Napoli: chiesto il processo immediato per sei ultras
Un processo con rito immediato con l'accusa principale di rissa aggravata. È quanto ha chiesto la procura di Milano nei confronti dei primi sei ultras arrestati per gli scontri prima della partita Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre, durante i quali morì il 39enne Daniele Belardinelli. La richiesta, avanzata dai pubblici ministeri Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, dovrà adesso essere esaminata dal giudice per le indagini preliminari. Se verrà accettata i tempi per arrivare a una sentenza saranno più rapidi, dal momento che si salterà l'udienza preliminare. In caso di processo immediato inoltre i legali degli imputati potranno chiedere, entro 15 giorni, riti alternativi come il processo abbreviato, che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
I sospetti su un'auto della polizia
Nell'inchiesta sugli scontri di Santo Stefano e sulla morte del 39enne Belardinelli risultano indagati 30 tra ultras e tifosi dell'Inter, di alcune tifoserie gemellate con i nerazzurri (come ad esempio quella del Varese, alla cui curva apparteneva la vittima) e del Napoli. Tra le persone arrestate finora figurano anche due capi della curva dell'Inter: il leader dei Boys Marco Piovella e il capo dei Viking Nino Ciccarelli. Le indagini sulla morte del tifoso varesino proseguono sull'asse Milano-Napoli. Oggi avrebbero dovuto essere effettuati accertamenti tecnici sulle cinque auto sequestrate nel capoluogo campano dalla Digos. Si cerca di capire quali vetture abbiano investito Belardinelli, deceduto in seguito ai traumi da schiacciamento (l'autopsia ha rivelato che un'auto gli ha schiacciato il bacino) all'ospedale San Carlo di Milano. Gli accertamenti sono però stati annullati perché i legali di alcuni tifosi del Napoli hanno chiesto un incidente probatorio al giudice per esaminare anche una volante della polizia tra le auto che potrebbero aver investito Belardinelli. Una ipotesi difensiva al momento non suffragata da alcuna prova. Potrebbe invece diventare una prova un filmato, girato da un balcone che si affaccia in via Novara a Milano, che avrebbe immortalato il momento in cui Belardinelli, dopo essere stato investito, viene trascinato ai lati della strada. Il video potrebbe essere acquisito agli atti, come avvenuto anche con altri: sarebbe l'unico a immortalare chiaramente il tifoso nei concitati momenti prima della sua morte.