video suggerito
video suggerito
Tifoso dell'Inter morto dopo la partita con il Napoli

Tifoso morto, la madre di Daniele Belardinelli: “Basta, mio figlio non è quello che descrivete”

La madre di Daniele Belardinelli, l’ultrà morto prima della partita Inter-Napoli, ha scritto un post su Facebook per chiedere di lasciare riposare in pace il figlio: “Leggo che era un delinquente, ma io sono sua madre. Daniele era un figlio affettuoso e un uomo generoso, non è il figlio che descrivete”.
A cura di Francesco Loiacono
95 CONDIVISIONI
Daniele Belardinelli
Daniele Belardinelli
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sta rimbalzando sulle bacheche di diversi gruppi ultras e del tifo organizzato un post scritto da Viviana Priester, la mamma dell'ultrà morto prima della partita Inter-Napoli, Daniele Belardinelli: "Mio figlio è da un giorno che è morto (Daniele è deceduto la notte tra il 26 e il 27 dicembre, ndr) e nessuno può avere l'idea di cosa posso provare. E non lo descrivo neanche perché è indescrivibile", scrive la donna all'inizio del suo messaggio: "Leggo che era un delinquente…i telegiornali lo dicono ..i social lo dicono. Ma io sono sua madre. Sono quella che l'ha tenuto tra le braccia con amore e visto crescere…sono quella che lo sgridava per ogni sbaglio ma anche quella che ha avuto i suoi abbracci e i suoi buongiorno al Cell. Daniele era un figlio affettuoso e un uomo generoso.. Daniele era solare e sorridente e non è il figlio che descrivete", afferma la madre del 39enne.

Video thumbnail

La madre: Non lo giustifico ma vi chiedo di lasciarlo in pace

La donna poi conclude il suo messaggio con un appello: "Non lo giustifico ma vi chiedo da madre di lasciarlo in pace da adesso in poi. Che riposi in pace e che sia ricordato come io lo ricordo fuori dal mondo del calcio uomo figlio padre marito fratello dolcissimo. Vi prego basta". Le parole della madre arrivano dopo quelle della moglie (Belardinelli, che viveva nel Varesotto, era sposato e aveva due figli) e del papà del 39enne: tutti lo hanno ricordato come un grande lavoratore, anche se il papà ha ammesso che era un po' "casinista". Parole certo comprensibili per chi ha perso in circostanze tragiche un marito e un figlio, anche se per dovere di cronaca è giusto ricordare il contesto in cui Belardinelli è morto ed evidenziare anche altri aspetti della sua vita. Il 39enne, già in passato sottoposto a due Daspo e uno dei leader dei Blood and Honour del Varese, frangia del tifo legata all'estrema destra, è morto investito da un suv (il cui conducente non è ancora stato individuato) mentre partecipava in via Novara, a Milano, all'assalto di circa cento ultras ai danni di alcuni tifosi napoletani che si stavano recando allo stadio per assistere alla partita. Nella concitazione dei violenti scontri seguiti all'assalto (i pubblici ministeri che indagano sull'episodio hanno parlato di un "combattimento"), Belardinelli sarebbe stato travolto da un suv probabilmente estraneo alla vicenda, il cui conducente forse è scappato per paura.

95 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views