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Tassisti bocciati dalla Regione: percorsi sbagliati e carte di credito poco accettate

Percorsi sbagliati, poche vetture con il Pos a bordo i pagamenti con bancomat e carte di credito e una conoscenza delle lingue straniere ancora traballante. Gli osservatori della Regione Lombardia bocciano i tassisti e congelano le tariffe fino al 2016. Sullo sfondo resta da risolvere il problema degli abusivi in vista di Expo.
A cura di Francesco Loiacono
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Percorsi sbagliati, poche vetture con il Pos a bordo per ricevere i pagamenti elettronici e una conoscenza delle lingue straniere ancora traballante. Dall'indagine effettuata dalla Regione Lombardia i tassisti non ne escono proprio bene. Come spiega il Corriere, i risultati dell'inchiesta "Mystery client" condotta dall'agenzia lombarda Eupolis sono stati presentati giovedì a Palazzo Lombardia di fronte alle rappresentanze dei tassisti. L'indagine è stata condotta da osservatori in incognito della Regione che tra il 4 e il 27 novembre 2014 hanno effettuato 240 corse a bordo dei taxi per valutare il servizio offerto.

Su alcuni punti, pagamenti elettronici e percorsi corretti, le auto bianche non hanno superato gli obiettivi fissati nel 2013. Su altre voci da valutare nell'indagine, inerenti la conoscenza delle lingue straniere e la dotazione di vetture ecologiche, i tassisti hanno invece "strappato la sufficienza", come si diceva a scuola per chi riusciva a superare un'interrogazione o un compito in extremis. A parziale consolazione, il fatto che il punteggio sulla conoscenza delle lingue sia passato dal 4 su 10 del 2013 a un 4,2 su 10: in vista dei milioni di visitatori stranieri previsti per l'Expo 2015 forse si poteva fare di più.

Tariffe bloccate fino al 2016

L'indagine della Regione Lombardia non aveva solo uno scopo conoscitivo. In base ai risultati presentati, infatti, si è stabilito che le tariffe per le auto bianche resteranno invariate almeno fino al primo luglio 2016, quando saranno presentati i risultati sul 2015. Un blocco vantaggioso anche per i tassisti: se si fossero dovuti rivedere i prezzi, infatti, sulla base dei risultati dell'indagine e della deflazione le tariffe avrebbero dovuto abbassarsi dell'1,85 per cento.

Nel corso dell'incontro è stato anche affrontato da tassisti e istituzioni locali il tema dell'abusivismo: non solo Uber, il servizio di noleggio con conducente che, specie nella sua forma più economica, UberPop, è ormai da anni nel mirino dei conducenti di taxi regolari. Se infatti la manager di Uber Italia Benedetta Arese Lucini si prepara a un boom dei download delle app Uber in occasione di Expo – come già anticipato da Fanpage -, a breve dovrebbe arrivare a Milano anche un altro servizio simile a Uber, il bolognese Cosepuri, che offre auto, furgoni e persino autobus con conducenti. "Bisognerà ragionare a una legge equilibrata attenti a capire i limiti delle nostre competenze", ha detto l’assessore regionale alla Mobilità, Alessandro Sorte. Su questo e su altri temi è stata costituita la Conferenza del servizio taxi. Il primo argomento da affrontare potrebbe essere il lancio del numero unico per la prenotazione, lo 02.7777, che sarà attivo a breve nonostante i no dei Radiotaxi.

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