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Studente universitario di 22 anni muore a Brescia per meningite: non è contagiosa

Un ragazzo di 22 anni, studente universitario, è morto a Brescia per una meningite fulminante. Il giovane, di cui non sono state ancora rese note le generalità, era stato ricoverato martedì pomeriggio agli Spedali Civili: in poco più di 24 ore è morto. Il ceppo di meningite che ha colpito il 22enne non è contagioso: interrotta ogni forma di profilassi.
A cura di Francesco Loiacono
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Un ragazzo di 22 anni, studente universitario, è morto a Brescia per una meningite fulminante. Il giovane, di cui non sono state ancora rese note le generalità, era stato ricoverato martedì pomeriggio agli Spedali Civili con alcuni sintomi tipici della malattia: febbre altissima, dolori alla testa e anche alla colonna vertebrale. In poche ore il quadro clinico è drammaticamente peggiorato fino al decesso, avvenuto ieri pomeriggio. Dal suo ricovero al pronto soccorso alla morte nel reparto di Malattie infettive sono trascorse poco più di 24 ore.

Interrotta ogni forma di profilassi

Considerati i sintomi e il decorso, si ipotizzava che si fosse trattata di meningite fulminante, anche se si aspettava l'esito delle analisi di laboratorio per avere qualche certezza in più. I controlli hanno confermato che il decesso è avvenuto a causa di una meningite, il cui ceppo non è però contagioso. Per questo motivo ogni forma di profilassi è stata sospesa. Prima dei controlli erano stati sottoposti a terapia antibiotica tutti i contatti stretti del ragazzo: genitori, parenti e amici. Erano in corso i contatti anche con i compagni di università dello studente, che frequentava la facoltà di Ingegneria: considerato l'esito delle analisi sono stati interrotti.

Una settimana fa una bambina di 6 anni di Rozzano è morta per meningite

Si tratta del secondo decesso in pochi giorni per meningite. Il 2 novembre, esattamente una settimana fa, una bambina di 6 anni è morta per sepsi meningococcica all'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. La piccola era residente a Rozzano, nel Milanese, e si trovava in provincia di Bergamo per trascorrere dai nonni le festività dell'1 novembre. La piccola è stata colpita dal meningococco di ceppo C, per cui non era vaccinata. L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha reso noto che da ieri pomeriggio tutti gli alunni non vaccinati della scuola primaria Garofani di Rozzano, frequentata dalla piccola vittima, potranno usufruire del vaccino contro il meningococco C: "Mi preme ricordare ai genitori dei ragazzi fino a 16 anni che, seppure non obbligatoria, la vaccinazione contro questo terribile batterio è fortemente consigliata e gratuita", ha detto Gallera.

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