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Studente morto in uno scontro tra bus a Gazzaniga: cinque anni di condanna per l’autista

È stato condannato a cinque anni di reclusione per omicidio stradale l’autista dell’autobus di linea che il 24 settembre scorso a Gazzaniga, in provincia di Bergamo, causò l’incidente in cui morì il 14enne Luigi Zanoletti. Il ragazzo, studente al primo anno delle superiori, rimase schiacciato tra due pullman a causa di una manovra sbagliata dell’autista di uno dei due mezzi. Altri due studenti rimasero feriti. Assolti i dirigenti delle autolinee Sab che erano imputati assieme al conducente.
A cura di Francesco Loiacono
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L'incidente a Gazzaniga
L'incidente a Gazzaniga

Aliou Gningue, 58enne autista di autobus, è stato condannato a cinque anni di reclusione con l'accusa di omicidio stradale. Il conducente era alla guida dell'autobus delle autolinee Sab che lo scorso 24 settembre a Gazzaniga, in provincia di Bergamo, si scontrò contro un altro bus nel piazzale della stazione degli autobus. Nell'incidente morì il 14enne Luigi Zanoletti, studente di Ardesio, mentre altri due ragazzi che allora avevano 16 e 14 anni rimasero feriti. Al temine delle indagini i pubblici ministeri avevano concluso che l'autista aveva provocato l'incidente "immettendosi sul piazzale della stazione degli autobus a velocità sostenuta", come documentato anche da un video che era stato ripreso da altri studenti. Luigi Zanoletti, che abitava nella frazione Marinoni di Ardesio e aveva da poco iniziato a frequentare il primo anno delle superiori, rimase schiacciato tra i due bus e morì poco dopo il trasporto in ospedale.

Prosciolti i vertici della Sab che erano imputati assieme all'autista

Nel processo con rito abbreviato che si è svolto davanti al giudice per l'udienza preliminare Massimiliano Magliacani erano imputati anche tre dirigenti della Sab, tra cui il presidente del Consiglio di amministrazione Angelo Costa, Massimo Gandini e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione della società Moraldo Bosini. I tre sono stati prosciolti per non aver commesso il fatto: cade a questo punto anche l'ipotesi di responsabilità amministrativa dell'azienda che era stata contestata dal pubblico ministero Giancarlo Mancusi. La condanna inflitta all'autista del bus è stata notevolmente inferiore rispetto alla richiesta del pm: il magistrato aveva chiesto 12 anni di carcere per il 58enne.

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