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Strage sul lavoro a Milano, eseguite le autopsie sui quattro cadaveri degli operai

Sono state eseguite in mattinata le autopsie sui cadaveri dei quattro operai morti a Milano nel tragico incidente sul lavoro dello scorso martedì, alla Lamina Srl. Intanto nella ditta sono stati effettuati accertamenti non ripetibili sul forno industriale e sulle altre strumentazioni, alla ricerca del guasto che ha causato la tragedia.
A cura di Francesco Loiacono
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L'incidente alla Lamina srl di Milano
L'incidente alla Lamina srl di Milano

Mattinata importante per l'inchiesta sulla strage sul lavoro che lo scorso martedì 16 gennaio, a Milano, ha causato la morte di quattro operai. Nella ditta dov'è avvenuto l'incidente, la "Lamina srl" di via Rho, vicino alla stazione Centrale, sono stati effettuati questa mattina degli accertamenti tecnici non ripetibili sul forno industriale e sulle altre strumentazioni dell'azienda, che produce nastri di alta precisione in acciaio e titanio. Gli esami, disposti dai due magistrati che indagano sul caso – il sostituto procuratore di Milano Tiziana Siciliano e il pubblico ministero Gaetano Ruta – sono avvenuti davanti agli esperti nominati dai famigliari delle vittime e a quelli indicati dall'avvocato dell'unica persona finora iscritta nel registro degli indagati, l'amministratore unico della ditta Roberto Sanmarchi. La sua iscrizione nel registro degli indagati, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, è un atto dovuto che servirà proprio a svolgere tutti gli accertamenti e arrivare nel più breve tempo possibile a dissequestrare la fabbrica, consentendo così ai colleghi degli operai morti di tornare a lavorare ed evitare la cassa integrazione.

Eseguite le autopsie sui cadaveri dei quattro operai

Gli esperti della procura e delle diverse parti puntano le loro analisi sul forno industriale, un cui malfunzionamento potrebbe essere all'origine della fuga di azoto che ha causato la morte dei quattro operai: i fratelli Arrigo e Giancarlo Barbieri, Giuseppe Setzu e Marco Santamaria, elettricista esterno alla ditta chiamato forse proprio per riparare il guasto. La fuoriuscita del gas letale (è inodore e più pesante dell'ossigeno e satura i polmoni in pochi secondi) non sarebbe stata rilevata dai sensori d'allarme. Resta da capire, inoltre, se prima dell'intervento sul forno da parte degli operai siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza previste in questi casi. Sempre questa mattina, intanto, sono state eseguite anche le autopsie sui cadaveri: dovranno confermare le cause della tragedia, una delle più gravi avvenute a Milano negli ultimi anni, e saranno anche probabilmente l'ultimo atto prima del funerale degli operai. In città, come ha già annunciato il sindaco Beppe Sala, sarà lutto cittadino.

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