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Strage in tribunale, sciacalli svaligiano casa della sorella dell’avvocato ucciso

Ignoti hanno svaligiato la casa milanese del magistrato Francesca Claris Appiani, sorella dell’avvocato Lorenzo, ucciso lo scorso 9 aprile da Claudio Giardiello nella strage al tribunale di Milano. I malviventi hanno approfittato del fatto che tutta la famiglia era all’Elba per seppellire il loro caro defunto. Il papà: “Provo disgusto”.
A cura di Francesco Loiacono
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Sciacalli in azione a Milano a neanche due settimane dalla strage in tribunale dello scorso 9 aprile. Mentre tutta la famiglia di una delle tre vittime, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani, si trovava all'isola d'Elba per seppellire il loro caro defunto, ignoti si sono introdotti nell'appartamento della sorella della vittima, il magistrato Francesca Claris Appiani, svaligiandolo. "Provo disgusto per questi sciacalli", ha commentato il padre della vittima, Aldo, che ha poi aggiunto: "Dopo la morte di mio figlio, un dolore terribile, cosa vuole che mi importi di un furto. Il mio è un discorso sull'umanità. Sapevano che eravamo tutti all'Elba per i funerali di Lorenzo, e hanno approfittato della nostra assenza per entrare in casa". Soltanto una settimana fa, il 15 aprile, Milano si era stretta attorno alle vittime della furia omicida dell'imprenditore Claudio Giardiello, con i funerali di Stato celebrati in Duomo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Gli sciacalli non hanno lasciato alla famiglia nemmeno il tempo di asciugarsi le lacrime prima di entrare in azione.

Scomparse le chiavi di casa dell'avvocato

Aldo Claris Appiani solleva poi un'inquietante ombra su quanto avvenuto nei concitati momenti della sparatoria al tribunale. Secondo il padre della vittima le chiavi di casa del figlio non si trovano dal giorno dell'omicidio, ed è quindi probabile che i ladri se ne siano impossessati il giorno stesso della tragedia e siano poi entrati anche a casa di Lorenzo, magari per prendere le chiavi di casa della sorella. "Ognuno di noi, in famiglia, ha le chiavi di tutti gli altri – spiega infatti papà Aldo -. Dal giorno della strage, non abbiamo mai trovato le chiavi dell'appartamento di mio figlio. Le abbiamo cercate dappertutto, ma non le avevano neanche i carabinieri. Una strana coincidenza".

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