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Strage al Tribunale di Milano: 3 morti. Arrestato il killer: era pronto a uccidere ancora

Giovedì mattina Claudio Giardiello, 57 anni, imputato per bancarotta, ha ucciso tre persone e ne ha ferite altre due, di cui una grave. Il killer, fuggito in moto, è stato arrestato a Vimercate (Monza e Brianza) dai carabinieri, ai quali ha detto: “Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato”. Era entrato in tribunale con un tesserino falso. Il premier Renzi: “Falle evidenti, ora chiarezza esemplare”.
A cura di Francesco Loiacono
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20.34 Giardiello è stato dimesso dall'ospedale in cui era ricoverato in osservazione ed è stato scortato nella caserma di Vimercate. Trasportato in ospedale in ambulanza, è stato anche sottoposto alla prova stub per i residui di polvere da sparo da parte del Nucleo Scientifica dei carabinieri. In seguito verrà trasferito nel carcere di Monza.

20:12: Nadia Savoca, legale di Claudio Giardiello ha dichiarato a Social Channel che il suo assistito, “Si trova in cardiologia, perché ha avuto un malore che sembra essere riconducibile al cuore”. Il killer del tribunale di Milano, è stato colto da malore nel primo pomeriggio nella sede della Compagnia dei carabinieri di Vimercate dove era trattenuto in attesa dell'interrogatorio previsto da parte dei pubblici ministeri.

19:34: Sarà presentata domani dal pm di Monza, Franca Macchia, la richiesta di convalida dell'arresto per Claudio Giardiello, l'imprenditore responsabile della sparatoria di stamane. L'udienza di convalida, davanti al gip di Monza, competente per territorio in quanto l'arresto è avvenuto a Vimercate, fisserà l'udienza di convalida che non potrà essere prima di domani pomeriggio ma, più probabilmente, nella giornata di sabato.

18.13: È terminato il plenum straordinario del Consiglio superiore della magistratura sulla strage di Milano, al quale per via della gravità di quanto successo ha deciso di partecipare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presidente del Csm. In apertura ha preso la parola il vicepresidente Giovanni Legnini, che ha espresso il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e ha ricordato come l'ordine giudiziario italiano abbia già "pagato troppi tributi di sangue". Il Capo dello Stato Mattarella è intervenuto per ricordare il giudice ucciso, un"magistrato onesto e probo. Un altro magistrato, l'ennesimo, caduto nell'esercizio delle sue funzioni". Mattarella ha poi sottolineato che il dolore è "ancora più lacerante in quanto gli assassinii si sono consumati in un luogo dedicato al rispetto della giustizia", e ha detto che gli inquirenti "faranno piena luce" su quanto accaduto a Milano, "spetterà poi ai vertici degli uffici giudiziari di Milano e al ministro della Giustizia prendere i dovuti provvedimenti perché simili fatti non si ripetano. Ai servitori dello Stato va assicurato il massimo possibile di sicurezza". In conclusione del suo intervento Mattarella ha detto: "I magistrati sono sempre in prima linea e ciò li rende particolarmente esposti: anche per questo va respinta con chiarezza ogni forma di discredito nei loro confronti".

16.46: "Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato": sono state queste, secondo quanto riferisce l'Ansa, le prime parole dette da Claudio Giardiello subito dopo essere stato catturato dai carabinieri che lo hanno intercettato a bordo del suo scooter vicino ad un centro commerciale di Vimercate. Giardiello voleva uccidere un'altra persona.

16.40: I procuratori di Milano Edmondo Bruti Liberati e di Brescia Tommaso Buonanno – che si occuperà delle indagini – hanno ricostruito a grandi linee quanto avvenuto giovedì mattina al tribunale di Milano. Si tratta in molti casi di ipotesi che dovranno essere poi essere suffragate dall'inchiesta. Poco dopo le 11 Claudio Giardiello, 57 anni, imputato in un processo per bancarotta fraudolenta, ha estratto la sua Beretta – regolarmente registrata – e ha iniziato a sparare mentre si trovava in un'aula al terzo piano del tribunale. Per primi sono stati colpiti due coimputati, Davide Limongelli, gravemente ferito, e Giorgio Erba, deceduto in ospedale. Giardiello ha poi sparato contro il suo ex legale, Lorenzo Albero Claris Appiani, uccidendolo sul colpo. È quindi sceso al secondo piano, entrando nella stanza del magistrato Fernando Ciampi, ucciso con due colpi di pistola. Sulle scale Giardiello ha incontrato e ferito un'altra persona, suo ex commercialista, Stefano Verna. Quindi il killer, mentre all'interno del tribunale era scoppiato il caos, è uscito dall'ingresso del tribunale di via Manara, lo stesso da dove era entrato eludendo i controlli del metal detector: l'ingresso è infatti riservato ad avvocati, giudici e personale amministrativo, che può accedervi mostrando un tesserino. Probabile dunque che Giardiello avesse un tesserino falso. Una volta uscito dal tribunale è entrato in gioco il lavoro dei carabinieri, che hanno identificato la targa dello scooter del killer e inserendolo nei sistemi di videosorveglianza dei comuni dell'hinterland milanese sono riusciti a individuarlo vicino a un centro commerciale di Vimercate, dove il killer aveva intenzione di uccidere ancora.

16.11: Nel corso della conferenza stampa in programma al tribunale di Milano il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati ha precisato che le vittime della sparatoria sono tre: il giudice Ciampi, l'avvocato Appiani e Giorgio Erba, testimone nel processo contro il killer Giardiello. Una quarta persona è rimasta ferita in modo grave. Il ministro Alfano, dopo aver espresso il cordoglio alle famiglie delle vittime, ha lodato l'operato dei carabinieri: "Hanno funzionato i sistemi di videosorveglianza, la targa è stata identificata, è stato catturato un uomo che a quanto si è capito era pronto a uccidere altre persone a Vimercate". Cordoglio anche dal ministro Orlando, che ha spiegato che nonostante i sistemi di sicurezza fossero funzionanti "evidentemente il sistema nel suo insieme ha visto il compiersi di errori gravi". Il procuratore capo di Brescia ha spiegato che il killer era armato con una pistola con due caricatori ed ha esploso 13 colpi.

15.43: Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto la sua conferenza a Palazzo Chigi tornando sulla strage avvenuta a Milano: "Esprimo dolore profondo a nome mio e del governo. Voglio rivolgere un sentimento di vicinanza alle famiglie delle vittime di Milano, alla città di Milano, alla magistratura e alla famiglia del giudice Ciampi, all'avvocatura e alla famiglia dell'avvocato Appiani, alle persone che stanno lottando per la vita sotto i ferri dei medici. Questo è il momento del cordoglio, ma dovrà essere fatta chiarezza su come si sia potuta introdurre un'arma all'interno del tribunale. Non è la prima volta, ma dovrà essere l'ultima. Il governo dovrà fare chiarezza sulle falle, che è evidente che ci siano state". Rispondendo a una domanda sui possibili problemi di sicurezza in vista dell'Expo ha detto: "È accaduta una cosa gravissima, è il momento del cordoglio e delle indagini. Da qui a immaginare che questo Paese sia in uno stato di terrore ce ne vuole. La dimostrazione è avvenuta anche oggi: mentre tutti dicevano che il killer era ancora nel tribunale le forze dell'ordine lo hanno catturato all'esterno con un atto di eroismo. Expo non c'entra niente. Non bisogna strumentalizzare".

Intanto il procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati ha fornito due precisazioni: il killer sarebbe entrato in tribunale mostrando un tesserino falso da un ingresso laterale del Palazzo e dalla porta riservata all'accesso di magistrati, avvocati e cronisti. Mentre il giudice Fernando Ciampi sarebbe stato ucciso con due colpi di pistola da Giardiello. Da quanto si è saputo, Ciampi ha cercato di proteggere anche una sua collaboratrice prima di essere ucciso nella sua stanza.

14.57: I ministri Alfano e Orlando hanno incontrato i parenti delle vittime.

14.40: Il killer del tribunale di Milano, Claudio Giardiello, si sarebbe sentito male nella sede della Compagnia dei carabinieri di Vimercate dove era trattenuto, ed è stato portato via in ambulanza scortato dalle forze dell'ordine. È saltato quindi l'interrogatorio previsto da parte dei pubblici ministeri.

14.35: Secondo le ultime indiscrezioni, tutti i metal detector in funzione nel tribunale di Milano erano funzionanti.

14.20: Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che parteciperà a Milano alla conferenza stampa sulla sparatoria all'interno del tribunale, ha detto: "Non ci sono mai arrivate segnalazioni su un deficit nelle strutture di sicurezza. Bisogna capire se ci sono state delle falle".

13.44: "Cordoglio mio e di tutta la città per le vittime della tragedia che si è consumata all’interno del Palazzo di giustizia di Milano. Una notizia che ha sconvolto tutti noi. Ringrazio tutte le Forze dell’Ordine intervenuti sul posto e i Carabinieri che hanno arrestato il responsabile del folle gesto". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, commentando la strage avvenuta giovedì mattina al tribunale di Milano. "Sono vicino alle famiglie delle vittime, tra cui il giudice Fernando Ciampi che conoscevo personalmente e che ho sempre apprezzato per la sua professionalità e umanità. La mia vicinanza a tutta la magistratura, all’avvocatura e ai lavoratori di Palazzo di giustizia". Intanto, per le 14.30 è prevista una conferenza stampa nell'ufficio del procuratore capo della Repubblica Edmondo Bruti Liberati.

13.38: È in corso alla prefettura di Milano un incontro tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il presidente della Corte d'Appello di Milano Giovanni Canzio e il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. Al centro naturalmente la sparatoria avvenuta giovedì mattina a Palazzo di giustizia. Intanto il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, ha detto: "Non so nulla ma certo dovrebbe essere impossibile entrare in un Tribunale e sparare. Ho saputo dell'uccisione di un collega, una cosa che mi sconvolge".

13.22: Il giudice morto giovedì mattina nel tribunale di Milano, Fernando Ciampi, era stato citato come testimone al processo e non ne era il titolare. La vittima non presenterebbe ai primi esami segni di violenza, spiega il 118, e sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause del decesso che non si esclude possa essere stato provocato da un infarto. Intanto alcuni avvocati, come risulta anche da un video, hanno riferito che giovedì mattina un metal detector del tribunale non funzionava.

13.12: Anche Giorgio Erba, una delle due persone colpite dal killer Claudio Giardiello, è morto. Ne dà notizia l'ospedale dove l'uomo era stato ricoverato in condizioni critiche. Il bilancio della sparatoria di giovedì mattina sale così a 3 morti.

12.55: Inizia a chiarirsi la dinamica della sparatoria avvenuta giovedì mattina a Milano. Claudio Giardiello, 57 anni, l'autore della sparatoria al tribunale di Milano, coinvolto in passato nel crac Eutelia-Agile, era a processo per il crac della Magenta srl, una società immobiliare. Il 57enne è nato a Benevento il 6 marzo del 1958, ed è residente in Brianza. A quanto si è appreso aveva diverse società ma negli ultimi tempi si trovava in gravissime difficoltà finanziarie, sfociate in diverse cause giudiziarie. I due feriti sarebbero nipote e zio, entrambi coimputati nel processo in corso nell'aula della seconda sezione penale. Secondo quanto trapela, a scatenare il presunto assassino sarebbe stata la remissione del mandato da parte del suo avvocato. Resta da stabilire se l'uomo abbia afferrato un'arma oppure l'abbia portata dall'esterno riuscendo a "ingannare" i controlli che ci sono in tutti gli ingressi del Palazzo di giustizia. L'uomo però potrebbe anche essere entrato dall'ingresso riservato agli avvocati. Secondo il racconto di un testimone uno dei feriti è stato colpito all'inguine, mentre il giovane avvocato ucciso, Lorenzo Alberto Claris Appiani, è stato colpito con un colpo di pistola all'altezza del cuore. Il ministro Angelino Alfano in un tweet su Twitter ha scritto: "Catturato a Vimercate il presunto assassino di Milano. Ora si trova in caserma dei Carabinieri".

12.49: "Per i tragici fatti al Tribunale di Milano profondo sgomento e dolore". Così l'Associazione nazionale magistrati, con un tweet, è intervenuto sulla sparatoria all'ufficio giudiziario milanese.

12.35: Uno dei feriti nel corso della sparatoria di giovedì mattina è stato portato in codice rosso all'ospedale Fatebenefratelli di Milano. L'uomo non sarebbe stato raggiunto da spari, ma sarebbe stato vittima di un malore. Anche la terza vittima, oltre al giudice Ciampi e all'avvocato Appiani, sarebbe stato colto da un malore. La vittima sarebbe stata trovata sulle scale del tribunale.

12:32: Secondo un primo bilancio raccolto da fonti investigative contattate dall'Ansa, oltre alle tre vittime ci sarebbero due feriti, uno dei quali in condizioni gravissime. Intanto la Regione Lombardia ha annullato la conferenza stampa prevista per Expo.

12.29: La seconda persona uccisa stamani a Palazzo di giustizia è l'avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha confermato che l'assalitore è stato arrestato dai carabinieri di Vimercate (Monza e Brianza) mentre fuggiva in moto.

12.10: Sarebbero almeno tre i morti per gli spari di questa mattina nel palazzo di giustizia di Milano. Lo si apprende da fonti investigative. Il killer sarebbe stato preso a Vimercate.

12.07: Tre barelle con altrettante persone sono state portate fuori dall'aula al terzo piano del tribunale milanese dove Claudio Giardiello, un uomo imputato per bancarotta, ha sparato diversi colpi di pistola. Il commercialista Stefano Verna, del cui studio è stato cliente l'assalitore, è stato ferito a una coscia ma sta bene. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando si sta recando al tribunale di Milano.

12.00: Nuovi spari sarebbero stati uditi all'interno di Palazzo di giustizia.

11.56: Il nome del magistrato ucciso è Fernando Ciampi. Lo riferisce l'Ansa. Il giudice, secondo quanto riferito dal presidente della Corte d'appello Giovanni Canzio, sarebbe stato però colpito nella sua stanza al secondo piano del Palazzo di giustizia. Intanto anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia si sta recando a Palazzo di giustizia per seguire lo svolgersi degli avvenimenti e cercare di parlare con l'assassino, che sarebbe barricato, armato, all'interno di una stanza del tribunale.

11.49: Le due vittime della sparatoria sarebbero un giudice fallimentare e un testimone. L'uomo che ha sparato è sempre barricato all'interno del tribunale.

11.45: Il tribunale di Milano è stato isolato per ragioni di sicurezza. Gli uomini della sicurezza e gli agenti delle forze dell'ordine hanno chiuso gli accessi all'edificio, impedendo di uscire a chi si trova dentro e di entrare agli esterni. Bloccata, almeno per il momento l'attività giudiziaria milanese. Nel frattempo, è ancora caccia all'uomo anche attraverso l'uso di cani di reparti cinofili della polizia. Al terzo piano del tribunale di Milano sono arrivati soccorritori del 118 e sono presenti numerosi poliziotti e carabinieri armi in pugno. L'uomo che ha sparato all'interno dell'aula della seconda sezione penale al terzo piano del Palazzo di Giustizia avrebbe colpito due o tre persone, di cui una sarebbe morta. L'uomo sarebbe ancora in fuga all'interno del Palazzo di Giustizia. Nell'edificio sono presenti tra gli altri il capo della Squadra Mobile Alessandro Giuliano e il comandante del Ros, Giovanni Sozzo.

Alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi giovedì mattina, intorno alle 11, all'interno di un’aula del Palazzo di giustizia di Milano, mentre era in corso una udienza. A sparare, secondo quanto hanno riferito alcuni avvocati presenti in aula, sarebbe stato C. G., imputato per bancarotta. L'uomo avrebbe iniziato a sparare dopo che il suo avvocato ha rinunciato al mandato. Ha sparato prima contro un testimone, poi contro due uomini seduti tra il pubblico e rimasti feriti. Ancora incerto il bilancio della sparatoria: secondo il presidente della Corte d'appello, Giovanni Canzio, ci sarebbe "più di una vittima". Altre fonti parlano di due morti e di alcuni feriti. L'uomo che ha sparato è poi fuggito, ed è al momento ricercato dalle forze dell'ordine: secondo quanto si apprende sarebbe ancora all'interno del tribunale.

Sospeso il vertice sulla sicurezza con Alfano

Il Palazzo di giustizia è stato evacuato e tutte le uscite sono state chiuse. Centinaia di persone sono assiepate in strada, davanti al tribunale. Diversi i testimoni che hanno sentito gli spari mentre erano all'interno del palazzo e sono fuggiti. "Ho sentito degli spari e ho visto un uomo con una gamba insanguinata, ho avuto paura e sono scappato", ha raccontato all'Ansa uno di loro. In tanti si interrogano invece su come sia stato possibile che un uomo armato sia potuto entrare in tribunale, nonostante i controlli con i metal detector agli ingressi. Intanto il comitato sulla sicurezza per Expo che era in corso in città, e al quale partecipa anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano, è stato sospeso.

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