20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Strage al tribunale di Milano: confermato l’ergastolo per il killer Claudio Giardiello

La Corte d’Appello di Brescia ha confermato la condanna all’ergastolo per Claudio Giardiello, l’autore della strage al tribunale di Milano del 9 aprile 2015 nella quale morirono tre persone e due rimasero ferite.
A cura di Francesco Loiacono
20 CONDIVISIONI
Immagine

La Corte d'Appello di Brescia ha confermato la condanna all'ergastolo per Claudio Giardiello, l'autore della strage al tribunale di Milano del 9 aprile 2015 nella quale morirono tre persone e due rimasero ferite. Le motivazioni della sentenza, letta poco dopo le 15.30 dal presidente della Corte d'Appello di Brescia, Enrico Fischetti, saranno pubblicate entro 90 giorni. L'udienza odierna si era aperta con la richiesta da parte dei legali di Giardiello di una perizia psichiatrica per il loro assistito. Richiesta che era stata respinta dai giudici: nel corso del processo di primo grado l'imprenditore 59enne era stato ritenuto perfettamente capace di intendere e di volere al momento della strage.

La strage il 9 aprile 2015: tre morti e due feriti

Giardiello era stato condannato in primo grado all'ergastolo nel luglio dell'anno scorso, al termine del processo con rito abbreviato. Il 9 aprile del 2015 entrò in tribunale a Milano, dov'era atteso per un'udienza di un processo per bancarotta in cui era imputato, introducendo una pistola e riuscendo a superare i controlli di sicurezza. Nel corso dell'udienza del processo aveva aperto il fuoco. Per primi erano stati colpiti due coimputati, Davide Limongelli, gravemente ferito, e Giorgio Erba, deceduto in ospedale. Giardiello aveva poi sparato contro il suo ex legale, Lorenzo Albero Claris Appiani, uccidendolo sul colpo. Era quindi sceso al secondo piano, entrando nella stanza del magistrato Fernando Ciampi, ucciso con due colpi di pistola. Sulle scale Giardiello aveva poi incontrato e ferito un'altra persona, il suo ex commercialista Stefano Verna. Il killer era riuscito a uscire dal tribunale, dove intanto era scoppiato il panico. È stato catturato solo alcune ore più tardi, a Vimercate. Il killer ha atteso la lettura della sentenza nella cella di sicurezza dell'aula: la camera di Consiglio è durata due ore.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views