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Spray al peperoncino a scuola e in discoteca: in Lombardia la pericolosa “moda” denunciata da tempo

Si moltiplicano gli episodi di cronaca che vedono al centro l’utilizzo improprio dello spray al peperoncino che sarebbe all’origine anche della tragedia di Corinaldo, costata la vita a cinque ragazzini e a una mamma. L’ultimo in una scuola di Pavia. Ma le avvisaglie di quella che sembra ormai essere una consolidata “moda” tra i giovanissimi erano chiare da tempo: sono numerosi solo in Lombardia gli episodi avvenuti all’interno di scuole, discoteche, centri commerciali o durante i concerti.
A cura di Francesco Loiacono
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Alcuni degli spray al peperoncino in vendita
Alcuni degli spray al peperoncino in vendita

"Da strumento di autodifesa a potenziale rischio per la salute di ignari cittadini. Si moltiplicano le segnalazioni di utilizzi impropri dello spray al peperoncino, uno strumento in dotazione alle forze dell'ordine ma che si può reperire anche liberamente in commercio". Lo scrivevamo su Fanpage.it il 31 gennaio di quest'anno dopo l'ennesimo caso di cronaca legato agli spray al peperoncino, una delle cause (le indagini dovranno accertare tutte le eventuali responsabilità) della tragedia di Corinaldo, in provincia di Ancona, costata la vita a cinque ragazzini e una mamma. Sottolinearlo adesso, dopo quanto accaduto, non è motivo di vanto, ma solo di tragico rimpianto per ciò che molto probabilmente poteva essere evitato.

In queste ore si moltiplicano gli episodi di cronaca che vedono al centro l'utilizzo improprio della sostanza urticante che si può trovare facilmente in vendita e che dovrebbe poter essere acquistata solo da chi ha più di 16 anni: gli ultimi casi in Lombardia sono avvenuti sabato sera in una discoteca di Cantù e questa mattina in un istituto tecnico di Pavia, dove circa trenta ragazzini sono rimasti intossicati. Ma non si tratta, come potrebbe ipotizzare qualcuno, di un effetto emulazione dovuto alla tragedia di Corinaldo. Tutt'altro: mai come in questa vicenda le avvisaglie di quella che sembra ormai essere una consolidata "moda" tra i giovanissimi erano chiare. Solo su Milano Fanpage abbiamo dato conto di una decina almeno di episodi avvenuti all'interno di scuole, discoteche, centri commerciali o durante i concerti. In molti casi si è trattato di bravate finite con giovani intossicati: in altri lo spray è diventato l'arma impropria utilizzata da malintenzionati per commettere rapine e furti.

Fatto sta che il problema legato all'utilizzo improprio di uno strumento nato come mezzo per difendersi dalle aggressioni era ed è noto da tempo. Nello stesso articolo del 31 gennaio scrivevamo: "Nell'ultimo periodo le segnalazioni di utilizzi impropri degli spray con sostanze urticanti si sono fatte più numerose, spia di un possibile problema da affrontare quanto prima". Non vogliamo sostituirci a dirigenti scolastici, gestori di locali pubblici, forze dell'ordine o istituzioni nel suggerire come affrontare il problema: fatto sta che bisogna agire in qualche modo. Per sei persone, purtroppo, è ormai già troppo tardi.

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