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Pavia, spray al peperoncino in una scuola: 30 ragazzini intossicati

Una trentina di ragazzini sono rimasti intossicati questa mattina in una scuola di Pavia, in via Giuseppe Verdi. A causare l’intossicazione sarebbe stato l’utilizzo improprio di una bomboletta di spray al peperoncino. Nessuno tra i ragazzi soccorsi sarebbe grave: sul posto sono intervenute diverse ambulanze del 118.
A cura di Francesco Loiacono
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Immagine di repertorio
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Trentatré ragazzini intossicati, anche se fortunatamente nessuno in gravi condizioni. È accaduto questa mattina nell'Istituto tecnico "Cardano" di Pavia. A causare l'intossicazione sarebbe stato l'utilizzo improprio di una bomboletta di spray al peperoncino. Sul posto sono intervenute diverse ambulanze del 118. L'episodio è accaduto attorno alle 10 all'interno dell'istituto tecnico Cardano, secondo quanto riporta l'Azienda regionale emergenza urgenza. I ragazzini, 26 quelli soccorsi, hanno tra i 13 e i 17 anni: tre i codici gialli, mentre gli altri ragazzi sono stati soccorsi in codice verde. I giovanissimi sono stati portati negli ospedali di Voghera e al Policlinico San Matteo per difficoltà respiratorie e bruciori agli occhi, alla gola e al naso: nessuno è in condizioni gravi.

Sotto accusa l'utilizzo improprio dello spray al peperoncino

Non è ancora chiara la dinamica dell'episodio: stando a una prima ricostruzione uno studente avrebbe spruzzato per scherzo lo spray urticante all'interno dello spogliatoio della palestra mentre i compagni di tre classi stavano facendo educazione fisica. Quando l'ora è finita e i compagni sono tornati nello spogliatoio i ragazzi hanno avvertito i sintomi dell'intossicazione da sostanza urticante e sono fuggiti. Un insegnante avrebbe confermato questa ricostruzione all'agenzia Adnkronos. Sotto accusa dunque è finito nuovamente un utilizzo improprio dello spray al peperoncino, come avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Corinaldo, in provincia di Ancona, nella tragedia costata la vita a cinque ragazzini e a una mamma di 39 anni. Nella scuola pavese sono intervenuti anche i vigili del fuoco e gli agenti della polizia di Stato: questi ultimi dovranno cercare di fare piena luce su quanto accaduto.

Non è purtroppo la prima volta che si segnalano episodi simili, legati all'utilizzo della sostanza urticante venduta liberamente (in teoria ai maggiori di 16 anni) come strumento di difesa. Purtroppo pare che spruzzare lo spray urticante in luoghi chiusi, come scuole, centri commerciali o discoteche, sia una "bravata" diffusa tra i giovanissimi: l'ultimo caso in Lombardia è accaduto sabato sera in una discoteca di Cantù, nel Comasco. Altre volte lo spray al peperoncino è invece finito al centro di casi di cronaca come arma impropria usata da malviventi per commettere rapine e furti.

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