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Simone, carabiniere morto in un incidente: nell’ultima story il lutto per la morte del collega Rega

Simone Forgetta, giovane carabiniere morto ieri a Milano in un incidente stradale, su Instagram aveva dedicato l’ultima story al collega Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate a Roma. Grande il dolore e la rabbia dei colleghi del Radiomobile, che solo a maggio avevano pianto un altro collega, morto anche lui in un incidente stradale mentre era in sella alla sua moto.
A cura di Francesco Loiacono
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Era in lutto anche lui, come tutta l'Arma dei carabinieri, per la morte del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate a Roma la scorsa settimana. Simone Forgetta, giovane carabiniere, ha lasciato quest'ultimo pensiero sui social: una story su Instagram, destinata a svanire nel giro di poco tempo. Perché Simone, 28enne in servizio nel reparto motociclisti del Nucleo radiomobile, è morto ieri pomeriggio a Milano. Un incidente stradale mentre era libero dal servizio: Simone era in sella alla sua amata Ducati bianca su corso Sempione quando per cause da accertare ha perso il controllo del mezzo, finendo contro un palo a bordo strada e poi sull'asfalto. Quando è stato soccorso era già in arresto cardiaco: è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Fatebenefratelli dove però i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Simone aveva tre grandi passioni nella vita: l'Arma, le moto e lo sport. Lo si evince anche da quella "finestra" sulle nostre esistenze che sono le pagine personali sui social network. Simone Forgetta curava molto, aggiornandolo con tante foto, il suo profilo Instagram. Originario di Roma, lavorava a Milano: "Sport lover and healthy life", si legge nella sua biografia. Tante le foto che lo ritraggono in sella alla sua Ducati Multistrada bianca, la stessa moto sulla quale purtroppo ha trovato la morte. Simone guidava lo stesso mezzo, ma con la livrea dell'Arma, quando era in servizio: su Instagram ci sono anche due foto che lo ritraggono fiero, in divisa, accanto alla sua due ruote. "Quando il lavoro e la passione si incontrano", aveva scritto.

A maggio un altro carabiniere del Radiomobile di Milano era morto in un incidente stradale

Tra i suoi colleghi del Radiomobile il dolore per la scomparsa del giovane carabiniere è grande, unito a un senso di rabbia per una fatalità che arriva in un periodo particolare: "Non dovevi lasciarci così presto", ha scritto qualcuno. Soltanto lo scorso maggio il nucleo aveva pianto la scomparsa di un altro collega, morto in circostanze simili a quelle di Simone: Angelo Panarelli, 37enne che faceva parte delle Aliquote di primo intervento (Api), era morto in un incidente stradale mentre stava rientrando a casa in sella alla propria moto alla fine del suo turno lavorativo. Panarelli, originario di Taranto, era sposato e padre di due figlie piccole.

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