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Si rifiuta di fare sesso: 24enne picchiata con le doghe di legno del letto dal marito

Un uomo di 40 anni di origine nordafricana è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce, lesioni personali e tentata violenza sessuale a San Zeno Naviglio, in provincia di Brescia. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza, ha minacciato la moglie, una 24enne, picchiandola con le doghe del letto perché si era rifiutata di avere un rapporto sessuale.
A cura di Valerio Papadia
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Ha dapprima minacciato la moglie con un coltello, poi l'ha massacrata di botte colpendola con le doghe del letto perché si era rifiutata di avere un rapporto sessuale con lui. Un uomo di 40 anni di origini nordafricane è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce, lesioni personali e tentata violenza sessuale: è accaduto a San Zeno Naviglio, nella provincia di Brescia. I militari dell'Arma sono intervenuti nell'abitazione dei due coniugi dopo la richiesta di aiuto della moglie, una 24enne anch'ella nordafricana, accertando che la donna era stata minacciata con un'arma bianca e poi ripetutamente colpita con le doghe di legno del letto. Il 40enne, in evidente stato di ebbrezza, dopo aver opposto resistenza è stato arrestato dai carabinieri. La donna, invece, dopo essere stata visitata dai sanitari, è stata affidata a una struttura protetta.

Un altro episodio di violenza sulle donne dopo quello documentato direttamente da Fanpage.it, che ha trascorso diverse notti con le pattuglie del Nucleo Radiomobile dei carabinieri del Comando Provinciale di Milano. I militari dell'Arma sono intervenuti dopo una segnalazione di una ragazza, che ha riferito di una violenta lite in strada con il suo compagno che, dopo aver alzato la voce l'ha aggredita, prendendola a morsi e poi sbattendole la testa contro la portiera dell'automobile. Sul posto sono giunti anche i soccorritori del 118, che hanno riscontrato alla ragazza ferite giudicate guaribili in 20 giorni: nonostante la richiesta di aiuto, i militari non possono però procedere contro il giovane se la ragazza non presenta una denuncia.

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