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“Mi ha sbattuto la testa contro l’auto”: i carabinieri soccorrono in diretta una ragazza picchiata

Fanpage.it ha documentato il lavoro che, ogni notte, i carabinieri del Nucleo radiomobile di Milano svolgono per garantire la sicurezza dei cittadini. Durante una delle nottate trascorse dai videoreporter assieme ai militari dell’Arma è arrivata la segnalazione di una violenta lite tra fidanzati, poi sfociata in violenza: “Mi ha dato un morso alla mano, poi a un dito. Un po’ mi fa male la testa perché me l’ha sbattuta contro la macchina”, dice ai carabinieri la ragazza, un po’ impaurita. Ecco il racconto dell’intervento.
A cura di Francesco Loiacono
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Una violenta lite in strada tra due fidanzati a Milano degenera in violenza: un ragazzo aggredisce la fidanzata prendendola a morsi, poi le sbatte la testa contro la portiera dell'auto. È accaduto durante una delle nottate che Fanpage.it ha potuto trascorrere assieme ai carabinieri del Nucleo radiomobile, impegnati a garantire la sicurezza dei cittadini. Grazie alla collaborazione del Comando provinciale di Milano dell'Arma e al supporto del maggiore Francesco Zio e del maresciallo Marco Palmieri, i videoreporter di Fanpage.it sono saliti sulle auto dell'Arma che pattugliano di notte il capoluogo lombardo. Per diverse nottate hanno vissuto fianco a fianco con i carabinieri, percorrendo le strade della città sgombre dal consueto traffico delle ore diurne ma spesso teatro di altri traffici, più loschi e pericolosi.

La segnalazione dell'aggressione e l'intervento dei carabinieri

È stato durante una di queste uscite notturne che i carabinieri hanno ricevuto la segnalazione della violenta aggressione, intervenendo in difesa della ragazza picchiata dal suo compagno, un ragazzo con diversi precedenti: rapina in banca, furti, estorsione, riciclaggio. La giovane, tremante e impaurita, racconta ai militari dell'Arma, guidati dal maggiore Francesco Zio, cosa è avvenuto prima del loro arrivo: "Mi ha dato un morso alla mano, poi a un dito. Un po' mi fa male la testa perché me l'ha sbattuta contro la macchina". I segni dell'aggressione sono evidenti, ma anche il giovane presenta qualche escoriazione, segno del tentativo di difendersi da parte della fidanzata. Il ragazzo mostra di fronte ai militari un atteggiamento quasi ostile: "Sono affari nostri – dice il ragazzo ai carabinieri – i panni sporchi si lavano in casa", aggiunge riproponendo un luogo comune tipico di una cultura maschilista che minimizza e giustifica la violenza contro le donne.

Nonostante l'aggressione i carabinieri non possono denunciare il ragazzo

Sul posto intervengono i soccorritori del 118: la prognosi per la ragazza è inferiore ai 20 giorni e dunque l'episodio non è perseguibile d'ufficio. Dovrà essere la giovane, spiegano i carabinieri, a presentare querela. I videoreporter di Fanpage.it documentano il dialogo – drammaticamente crudo – tra i carabinieri e la giovane: "Se non presenti una denuncia noi ti stiamo avvisando che da qui a breve potrebbe succedere ben altro", dicono i militari dell'Arma cercando di farle comprendere la gravità dell'accaduto e che quest'aggressione potrebbe essere solo la prima di una serie di comportamenti ancora più violenti. Un dialogo che testimonia anche tutte le difficoltà e gli ostacoli, alcuni anche di natura legale, che chi è preposto ad assicurare la sicurezza dei cittadini – concetto di cui spesso si parla a sproposito – si trova ad affrontare quando opera concretamente "sul campo". L'intervento dei carabinieri si conclude così, lasciando la ragazza di fronte a una scelta difficile e delicata, che però solo lei potrà prendere. Ma la notte di Milano, per i militari dell'Arma in servizio, è ancora lunga.

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