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Si cerca ancora il corpo di Allou Suad: i sommozzatori scandagliano Oglio e Mella

Non è ancora stato trovato il corpo di Allou Suad, la donna marocchina di 29 anni scomparsa a Brescia lo scorso 3 giugno e, secondo gli inquirenti, uccisa dal marito, che è stato visto trasportare un sacco nero ed è ora in carcere. I sommozzatori dei vigili del fuoco stanno scandagliando i fiumi Oglio e Mella alla ricerca del cadavere.
A cura di Valerio Papadia
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È passato quasi un mese ormai e di Allou Suad, la donna marocchina di 29 anni scomparsa nella serata del 3 giugno dalla sua abitazione di Brescia, non si hanno più notizie. Secondo gli inquirenti, gli uomini della Squadra Mobile di Brescia, la donna non sarebbe scomparsa, ma sarebbe invece stata uccisa dal marito, che alcuni testimoni avrebbero visto, il mattino seguente, trasportare un grosso sacco nero e caricarlo in auto: il sospetto è che, lì dentro, potesse esserci il cadavere della 29enne. Così, per cercare di rinvenire il corpo della donna, dall'inizio della settimana sono entrati in azione anche i sommozzatori dei vigili del fuoco di Brescia, Bergamo e Milano. L'obiettivo dei sommozzatori – che saranno operativi almeno fino a domani, sabato 30 giugno – è quello di scandagliare i fiumi della Bassa Bresciana: l'Oglio e il Mella.

Intanto, dal carcere di Canton Mombello, dove è stato rinchiuso, Abdelmjid El Biti, 50 anni, marito della donna, continua a professare la sua innocenza. I poliziotti della Squadra Mobile e gli agenti della Polizia Municipale, intanto, continuano a passare al setaccio tutti i suoi movimenti. Il legale del 50enne, invece, dal momento che il corpo di Allou Suad non si trova, chiede che l'uomo venga scarcerato.

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