Seviziò la fidanzata, condannato a 6 anni il “guru del corallo” Oldrati: “Vizio parziale di mente”
Il "guru del corallo", Giacomo Oldrati, è stato condannato a sei anni di reclusione per le sevizie alla sua ex fidanzata. Oldrati, 40enne, era stato arrestato lo scorso giugno a Milano per aver sequestrato per quattro giorni e sottoposto a violenze fisiche e psicologiche la sua compagna. La ragazza, costretta tra le altre cose a immergersi in una vasca di acqua gelata per lenire i traumi che il suo fidanzato le aveva procurato, era riuscita a fuggire dall'appartamento in via Biella, lanciandosi nuda in strada. Oldrati aveva confessato le violenze nei confronti della giovane, oggi 27enne, ma aveva detto di soffrire di problemi psichici. E nel corso del processo davanti al giudice per l'udienza preliminare di Milano Sara Cipolla è stato in effetti riconosciuto a Oldrati un "vizio parziale di mente".
Le origini del soprannome
Oldrati si era guadagnato il soprannome di "guru del corallo" perché nel 2012, a Bologna, aveva somministrato a quattro ragazze un cocktail allucinogeno a base di corallo sbriciolato preso dal proprio acquario tropicale. Anche in quella circostanza l'uomo aveva subìto un processo, ma era stato assolto perché ritenuto incapace di intendere e di volere.
La difesa aveva chiesto l'assoluzione per incapacità di intendere e volere
Nell'arco dei prossimi 30 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza, arrivate al termine del processo con rito abbreviato. Il giudice ha comunque accolto in toto le richieste del pubblico ministero Paolo Filippini. Una volta scontata la pena per i reati di lesioni personali gravissime, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale, Oldrati dovrà passare un altro anno sottoposto a misura di sicurezza. Secondo gli esperti che hanno effettuato la perizia psichiatrica sul 40enne, Oldrati "presenta importanti profili di pericolosità sociale", tali per cui è necessaria "una misura contenitiva e restrittiva seppur a carattere terapeutico". Non è stato riconosciuto il vizio totale di mente che era stato chiesto dal legale del 40enne, l'avvocato Marco Calanca, e che già nel 2012 aveva portato alla sua assoluzione a Bologna.