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Seregno, mamma uccisa a coltellate davanti al figlio: ergastolo per l’ex marito di Fjoralba

Bouchaib Frihi, l’uomo che il 30 maggio dello scorso anno uccise a coltellate la moglie, Fjoralba Nonaj, davanti al loro figlio di cinque anni, è stato condannato all’ergastolo per omicidio volontario premeditato e maltrattamenti in famiglia. Il delitto avvenne a Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Bouchaib e Fjoralba si stavano separando: l’uomo, dopo aver accoltellato la moglie nella sua auto, si era costituito.
A cura di Francesco Loiacono
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La vittima, Fjoralba e il figlio (Facebook)
La vittima, Fjoralba e il figlio (Facebook)

Dovrà scontare l'ergastolo Bouchaib Frihi, l'uomo di 35 anni che il 30 maggio dello scorso anno uccise a coltellate la moglie, Fjoralba Nonaj, davanti al loro figlio di cinque anni. Un femminicidio che secondo il giudice per le udienze preliminari Pierangela Renda fu premeditato: e difatti il 35enne di nazionalità marocchina è stato condannato per omicidio volontario premeditato e maltrattamenti in famiglia. L'omicidio avvenne in via Romagnosi a Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Fjoralba, una cittadina albanese, venne accoltellata nella sua auto dal marito davanti al bambino della coppia. Trasportata d'urgenza al San Gerardo di Monza, morì in ospedale. Subito dopo il delitto il marito della donna si era presentato in caserma dai carabinieri e aveva confessato, adducendo motivazioni che purtroppo ricorrono spesso nei casi di femminicidio: i coniugi si stavano separando ma l'uomo non aveva mai accettato questa decisione e tra i due c'erano state dunque frequenti liti. Non fu però una lite sfociata in tragedia a mettere fine alla vita di Fjoralba: il giudice ha accolto le tesi del pubblico ministero Michele Trianni parlando di premeditazione.

La difesa aveva chiesto una perizia sull'omicida

Respinte invece le richieste della difesa dell'omicida che aveva chiesto di sottoporlo a una perizia psichiatrica ipotizzando che l'uomo non fosse capace di intendere e volere al momento dell'omicidio. Il 35enen dunque resta in carcere. Dovrà pagare provvisionali tra i 100mila e i 50mila euro alle parti civili: il figlio minorenne (rappresentato da un tutore) e i genitori e fratelli della vittima, con i quali adesso vive il figlio della coppia, testimone di un orrore che difficilmente potrà dimenticare.

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