Scandalo Ferrovie Nord Milano, ex dipendente in un video: “Pressioni per non fare controlli”
Sta facendo discutere in queste ore un video pubblicato sul blog di Beppe Grillo. Nelle immagini si vede un ex dipendente di Ferrovie Nord Milano, società al centro negli scorsi mesi dello scandalo spese pazze per cui si è dimesso l'ex presidente Norberto Achille, che racconta di tutte le difficoltà presenti all'interno dell'azienda per chi è incaricato di effettuare controlli sulla correttezza delle procedure, e per evitare che nuovi scandali come quelli che hanno coinvolto Achille si ripetano.
La persona che "racconta" tutto questo, ripresa dal telefonino di una dipendente del gruppo che ha chiesto di restare anonima, secondo i Cinquestelle è l'ex presidente dell'organismo di vigilanza Arnoldo Schoch, che non lavora più in Fnm dallo scorso maggio. E il motivo che avrebbe portato Schoch fuori dall'azienda è una specie di sabotaggio messo in atto ai suoi danni e nei confronti degli uomini che lavoravano con lui: "L'ultimo periodo è stato bruttissimo. Non siamo riusciti a lavorare, ci hanno messo i bastoni tra le ruote, hanno rallentato le verifiche che avevamo chiesto, che erano le stesse che facevano i carabinieri su mandato del pubblico ministero", dice l'uomo misterioso in un pezzo di conversazione. E in un altro: "Mi hanno chiuso in stanza, mi hanno fatto delle pressioni per alleggerire i risultati, promettendomi in cambio di restare su quel posto di lavoro o di avere altri posti di lavoro importanti. Però io me ne sono andato senza parlare". E la persona che avrebbe fatto queste pressioni è "il presidente del collegio sindacale".
Scandalo Ferrovie Nord Milano, video-choc di un ex dipendente
Sull'identità dell'uomo misterioso il Gruppo consiliare della Lombardia del M5s non ha dubbi: "Arnoldo Schoch ha ricevuto pressioni dai vertici dell’azienda perché stava facendo bene il suo lavoro, ovvero vigilare affinché la società non commettesse reati nei confronti dei suoi azionisti, vale a dire i lombardi – dice il consigliere pentastellato Stefano Buffagni -. Hanno tentato di ammorbidire le posizione di ‘controllore' di Arnoldo Schoch che infine, con l’arrivo della nuova governance, è stato fatto fuori dall’organo di vigilanza".
Parole confermate dall'uomo nel video: "In pratica hanno smantellato tutta la struttura che avevamo, quindi le persone con cui lavoravo sono chiuse in una stanza e non fanno nulla. Sono state prese persone esterne che non sanno dove scavare […]. È l'intera macchina dei controlli che non poteva funzionare perché più persone erano d'accordo nel non eseguire i controlli previsti dal nostro modello organizzativo".
M5S: "Fnm non sia più il bancomat personale dei dirigenti"
Buffagni, insieme a Beppe Grillo, lo scorso maggio partecipò all'assemblea dei soci di Fnm per chiedere un "taglio netto con il passato per far sì che la società non potesse essere mai più il bancomat personale di dirigenti nominati dalla politica e che venisse valorizzato il personale che ha combattuto la malagestione". Adesso il M5s rinnova l'appello al nuovo presidente nominato da Maroni, Andrea Gibelli, per "intervenire immediatamente per sanare le posizioni, per fare in modo che i dipendenti onesti vengano tutelati e allontanare invece chi non ha mai vigilato sul buon operato dell’azienda, portandosi a casa anche cospicui premi".
Per farlo potrebbe servire anche la tutela del "whistleblower", ossia una persona interna a un'azienda che ne denuncia in maniera anonima le irregolarità. In tal senso il M5s ha presentato un progetto di legge in Parlamento. Ma la figura della "talpa" interna sembra piacere anche al neo-presidente di Fnm Gibelli, che in una nota ha dichiarato che "l'introduzione della figura del whistelblower è già oggetto di discussione ed è uno strumento che riteniamo importante". Il whistleblowing, d'altronde, è già attivo da inizio anno al Comune di Milano e in Regione Lombardia.