Corruzione e illegalità, il Whistleblowing arriva al Pirellone
Il ‘Whistleblowing' arriva al Pirellone. La piattaforma informatica già attivata dal Comune di Milano, che consente a tutti i dipendenti comunali di segnalare online, con garanzia di anonimato, un illecito, un’illegalità o un’irregolarità lesivi dell’interesse pubblico. Così anche la Regione Lombardia aderisce al "Piano triennale di prevenzione della corruzione".
Ma, a differenza di Palazzo Marino, con delle novità: i lavoratori in forza al Pirellone, infatti, avranno cinque possibilità per mettere al corrente i superiori delle irregolarità. In forma cartacea (con posta interna o esterna), per via orale, con redazione del relativo verbale. O Ancora via mail, inviandola ad un indirizzo prestabilito, e infine attraverso un sistema informativo ad hoc e chiavi di identificazione scorporate. Come riportato dal quotidiano la Repubblica, in tale documento si evidenzia peraltro l’inserimento delle pratiche dei vari uffici regionali nel ‘registro del rischio', a testimonianza di quanto alta sia la possibilità di corrompere o farsi corrompere in tale iter burocratico.
Sul fronte della lotta alla corruzione in arrivo anche la rotazione degli incarichi di vertice e la rilevazione di possibili conflitti di interesse di dirigenti e funzionari. Nel regolamento non a caso compare il divieto per il personale che “negli scorsi tre anni ha esercitato poteri negoziali per conto dell’ente, di svolgere nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività amministrativa svolta attraverso i medesimi poteri”. Altra novità, grazie ad un protocollo d’intesa, l'accesso diretto per la guardia di finanza agli strumenti informatici della Regione, così da poter controllare direttamente la correttezza delle varie procedure. Ultimo non per importanza, il "Codice di comportamento" per i dipendenti, esteso anche a tirocinanti e collaboratori esterni.
