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Sassi contro un’auto in corsa a Lecco: illesa la donna a bordo, aperta un’inchiesta

Nuovo lancio di sassi contro un’auto in corsa. L’ultimo episodio, dopo quello che la scorsa settimana a Cernusco sul Naviglio ha portato al decesso della 62enne Nilde Caldarini, è avvenuto lunedì sera a Lecco. La vettura di una 40enne è stata centrata da due pietre, forse lanciate da quattro giovani che si sarebbero poi allontanati. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta.
A cura di Francesco Loiacono
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Un nuovo lancio di sassi contro un'auto in corsa, dopo l'episodio che la scorsa settimana ha portato al decesso (per infarto dovuto allo spavento) della 62enne Nilde Caldarini. Questa volta è accaduto a Lecco, in via Martiri di Nassiriya, poco lontano sia dal tribunale sia dalla questura. Lunedì sera, attorno alle 19.30 l'auto su cui viaggiava una donna di 40 anni è stata centrata da due pietre. Un sasso ha colpito il parabrezza della vettura e l'altro uno sportello. La conducente, fortunatamente, è rimasta illesa anche se ha subito un forte choc. La donna è riuscita a scorgere alcuni ragazzi, quattro, allontanarsi di corsa e ha riferito la circostanza alla pattuglia dei carabinieri intervenuti nell'immediatezza dell'episodio. Il giorno seguente la 40enne si è recata al commissariato di polizia per denunciare l'accaduto.

Aperta un'inchiesta: acquisite le immagini delle telecamere della zona

Dopo la denuncia sul caso è stata aperta un'inchiesta. Gli inquirenti stanno passando al setaccio tutte le telecamere della zona in cui è avvenuto quello che, secondo le prime ipotesi, sarebbe stato un doppio lancio di pietre volontario. Il timore è che il fenomeno dei sassi lanciati contro le vetture in corsa possa subire una nuova impennata dopo gli ultimi episodi di questi giorni, per l'effetto emulazione. In realtà, però, anche se non riportato dai mezzi di informazione, il fenomeno si manifesta già con numeri preoccupanti. La 62enne deceduta a Cernusco sul Naviglio (sul cui caso gli inquirenti sarebbero vicini all'individuazione dei colpevoli) è l'unica – finora ma si spera anche in futuro – ad aver pagato con la propria vita. Ma nei primi otto mesi dell'anno sono stati 63, secondo l'Osservatorio Asaps (Associazione amici della polizia stradale), i lanci di sassi contro le autovetture avvenuti in Italia.

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