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San Babila, sciopero improvviso dei lavoratori del McDonald’s

Alle 13 di venerdì sciopero improvviso dei dipendenti del McDonald’s di San Babila, nel pieno centro di Milano. I lavoratori protestano contro il mancato rinnovo del contratto collettivo, fermo da due anni. Al loro fianco il sindacato Filcams Cgil.
A cura di Francesco Loiacono
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Alle 13 di venerdì 8 maggio i dipendenti del ristorante McDonald's di piazza San Babila, nel pieno centro di Milano, sono entrati in sciopero. Un'azione dimostrativa improvvisa, ma evidentemente concordata con il sindacato Filcams Cgil, che ha messo su Twitter un breve video del momento dello sciopero e una foto in cui si vedono esposti, all'esterno del fast food, dei volantini con su scritto: "Vogliamo il contratto".

All'ora di pranzo, in un momento di massima affluenza all'interno del McDonald's, i dipendenti si sono tolti cappellini e grembiuli e sono usciti in strada gridando: "Sciopero, sciopero". Il motivo della protesta è che da due anni i dipendenti sarebbero senza contratto. La Filcams, che raggruppa le lavoratrici e i lavoratori del Commercio, del Turismo e dei Servizi, ha dato risalto alle rivendicazioni dei dipendenti del McDonald's. Tra gli slogan gridati dai manifestanti anche un riferimento all'Esposizione universale in corso a Milano: "Dobbiamo pagarlo noi l'Expo?". La multinazionale americana del fast-food è uno dei principali sponsor di Expo, una partecipazione che ha suscitato non poche critiche. Critiche amplificate da una lettera della Regione Lombardia alle scuole, nella quale si invitavano le scolaresche ad andare a mangiare al McDonald's all'interno di Expo, e alimentate anche dalla polemica sui prezzi dei cibi all'interno del sito di Rho-Pero, così alti da spingere tanti visitatori ad andare a mangiare nel ben più economico fast-food.

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