Riprese le ricerche di Iuschra, la 12enne scomparsa a Serle: analisi sulle auto entrate nel bosco

Dalla sua scomparsa sono passati ormai più di due mesi, ma le speranze di ritrovarla a quanto pare non si sono ancora spente. Sono riprese oggi a Serle, in provincia di Brescia, le ricerche di Iuschra Gazi, la ragazzina autistica di 12 anni scomparsa dallo scorso 19 luglio durante una gita nei boschi della località bresciana. Iuschra si trovava assieme ad altri ragazzini e agli operatori della Fobap, Fondazione bresciana assistenza psicodisabilità. A un certo punto si è allontanata facendo perdere le proprie tracce e da allora, nonostante centinaia di uomini impegnati nelle ricerche (condotte anche con droni ed elicotteri), di lei non si hanno più notizie. Le ricerche su larga scala erano state interrotte, come prevedono i protocolli in questi casi, dopo alcune settimane: sull'altopiano di Cariadeghe, una zona ricca di grotte e cavità carsiche, era rimasto solo un presidio per ricevere eventuali segnalazioni da parte di escursionisti e cercatori di funghi. Da oggi le ricerche sono ripartite d'intesa con la magistratura: 80 persone, tra cui volontari della protezione civile provinciale, dell'Arma dei carabinieri, vigili del fuoco, forestali ed esponenti delle unità di soccorso specializzate – inclusi piloti di droni, speleologi e rocciatori – perlustreranno in dieci giorni 600 ettari, 60 al giorno. Il perimetro dell'area già sondata nelle settimane di ricerca a luglio sarà esteso, aggiungendo una serie di luoghi che distano pochi minuti dalla radura dove un testimone raccontò di aver visto la ragazzina seduta su una panchina: saranno battuti palmo a palmo i boschi che dalla frazione Castello scendono verso Botticino.
Il papà della ragazzina non si è mai rassegnato alla sua scomparsa – l'ultimo suo appello pubblico è di fine agosto – e ha più volte avanzato l'ipotesi che sua figlia possa essere stata rapita: sul caso la procura di Brescia ha aperto un'inchiesta per lesioni colpose, per cercare di capire se possano esserci state delle responsabilità nella vicenda. Ed è proprio nell'ambito di quest'inchiesta che la procura, tramite i carabinieri, ha acquisito l'elenco dei permessi rilasciati alle auto dal Comune di Serle per percorrere la strada che conduce dal paese al bosco, dove vige solitamente il divieto d'accesso: "Ci sono alcune autorizzazioni che il comune rilascia nei mesi di luglio e agosto per chi accede ai capanni di caccia o chi accede per il taglio legna – ha spiegato ieri il sindaco di Serle, Paolo Bonvicini, ai microfoni della trasmissione tv "Chi l'ha visto?" – Abbiamo verificato che nel periodo della scomparsa ci sono 15 autorizzazioni rilasciate. Tutto è registrato. Sappiamo che ci sono accessi abusivi per cui spesso accede anche chi non dovrebbe passare".