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Quarto Oggiaro piange Haitam, il ragazzino di 13 anni morto in un incendio

Grande momento di commozione e di solidarietà collettiva a Quarto Oggiaro, quartiere periferico di Milano teatro due giorni fa di un tremendo incendio in un palazzo di 14 piani in via Cogne. I residenti della zona hanno ricordato con rose e palloncini bianchi Haitam Errafi, ragazzino di 13 anni morto intossicato nel rogo. Il Comune si farà carico dei funerali.
A cura di Francesco Loiacono
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Haitam Errafi, la giovane vittima del rogo a Quarto Oggiaro
Haitam Errafi, la giovane vittima del rogo a Quarto Oggiaro

Grande momento di commozione e di solidarietà collettiva a Quarto Oggiaro, quartiere periferico di Milano teatro due giorni fa di un tremendo incendio in un palazzo di 14 piani in via Cogne. I residenti della zona si sono ritrovati, ciascuno con una rosa o un palloncino bianchi, per ricordare Haitam Errafi, il ragazzino di 13 anni morto nel rogo. Haitam abitava all'undicesimo piano, proprio sopra all'appartamento in cui sono divampate le fiamme. Sorpreso dal fumo intenso, è riuscito solo a telefonare per un'ultima volta alla madre prima di cercare riparo nella vasca da bagno. È lì che i soccorritori lo hanno trovato, privo di sensi: è stato portato d'urgenza all'ospedale Sacco dove, dopo essere stato tenuto in vita artificialmente alcune ore, è deceduto. Il piccolo grande Haitam (nonostante i suoi 13 anni era già alto un metro e 80 centimetri) era benvoluto da tutti nello stabile. Al momento del rogo era in casa da solo: la madre era al lavoro, il padre non viveva più da tempo nell'appartamento e le sorelle erano a scuola. Lui, che soffriva di alcuni disturbi emotivi, avrebbe dovuto iniziare a frequentare un istituto speciale tra qualche giorno. Il quartiere questa sera si è raccolto per ricordarlo: persone di nazionalità e credo diversi (Haitam era di origine marocchina, ma era nato in Italia) uniti nella preghiera e nel dolore.

Aperta un'inchiesta sull'incendio

Per accertare le eventuali responsabilità del rogo, la cui natura accidentale sembra acclarata, la procura aha aperto un'inchiesta. Indagati per omicidio e incendio colposo risultano i due inquilini dell'appartamento andato a fuoco, una coppia di ecuadoriani di 65 e 51 anni. I due hanno già affermato che l'incendio sarebbe partito dal malfunzionamento di una caldaia posta sul balcone, che esplodendo avrebbe originato il rogo. Le fiamme sarebbero state favorite dalla presenza di rifiuti e materassi nell'appartamento: il presidente del Consiglio di municipio 8 Fabio Galesi, che fin dalle prime notizie sul rogo si è attivato seguendo sul posto le operaizoni dei vigili del fuoco, a Fanpage.it ha precisato che "non c'erano masserizie e altri rifiuti nelle parti comuni dello stabile". Le istituzioni hanno fatto sentire la loro vicinanza alla famiglia di Haitam: il Comune, come ha detto il sindaco Beppe Sala, si farà carico delle spese per i suoi funerali.

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