Processo a Marco Carta, il cantante assente alla prima udienza: “È sereno, ma molto provato”
Tutti aspettavano il suo arrivo, ma lui non si è presentato. A Milano era il giorno della prima udienza del processo a Marco Carta. Il cantante sardo era stato arrestato nel capoluogo lombardo lo scorso 31 maggio, all'uscita dai grandi magazzini della Rinascente, assieme alla sua amica Fabiana Muscas. Nella borsa della donna erano state trovate alcune magliette prive dei dispositivi antitaccheggio e non pagate, per un valore di 1.200 euro. Carta e l'amica erano stati accusati di furto aggravato e posti ai domiciliari in attesa dell'udienza per direttissima: il giorno successivo all'arresto il giudice Stefano Caramellino aveva convalidato il solo arresto della Muscas, mentre aveva giudicato "inconsistenti" gli elementi di prova nei confronti del vincitore del Festival di Sanremo 2009. Per nessuno dei due erano state disposte misure cautelari: sia Marco Carta sia l'amica erano dunque tornati in libertà, ma entrambi erano comunque stati rinviati a giudizio con l'accusa di furto aggravato.
Marco Carta aveva chiesto il rito abbreviato: cos'è
L'inizio del processo era stato fissato per oggi, venerdì 20 settembre: Marco Carta però non si è presentato al palazzo di giustizia milanese, dove invece è arrivato il suo legale Simone Ciro Giordano: "È sereno ma è molto provato da questa situazione", ha detto l'avvocato ai cronisti che attendevano l'arrivo del cantante. Negli scorsi giorni il legale aveva anticipato che nell'udienza odierna avrebbe presentato istanza per il rito abbreviato per il suo assistito. Il rito abbreviato è una modalità speciale con cui può essere celebrato un processo. Prevede l'assenza del dibattimento, la parte del processo durante la quale vengono esaminati i testimoni e prodotte le prove, lo svolgimento delle udienze a porte chiuse (con l'impossibilità per i giornalisti di assistervi) e soprattutto uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
L'avvocato: "Le immagini delle telecamere provano la sua innocenza"
"Non è venuto perché questa vicenda gli ha causato molti problemi, per lui è stato un incubo, uno tsunami, come per tutti quelli che vengono coinvolti in vicende giudiziarie", ha detto l'avvocato Simone Ciro Giordano, assistito nella difesa di Marco Carta dal collega Massimiliano Annetta. I legali del cantante hanno inoltre ribadito quanto avevano già detto poco dopo l'arresto dell'artista: e cioè che le immagini delle telecamere di sorveglianza della Rinascente proverebbero la sua innocenza. Proprio per questo motivo gli avvocati di Carta hanno chiesto il rito abbreviato proprio condizionato all'acquisizione agli atti dei filmati delle telecamere: in questo tipo di processo infatti il giudizio avviene sulla base degli atti presenti nel fascicolo del pubblico ministero. La sentenza, secondo i legali di Carta, potrebbe arrivare anche nella giornata odierna.