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Prevalle, donna trovata morta in un canale: amico indagato per omicidio e occultamento di cadavere

La scientifica ha analizzato la villa posta sotto sequestro del 51enne G.B., iscritto nel registro degli indagati per la morte della 37enne Jessica Mantovani: l’uomo è accusato di omicidio e occultamento di cadavere. La giovane donna è stata trovata senza vita in una centrale idroelettrica di Prevalle lo scorso 13 giugno.
A cura di Chiara Ammendola
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Il luogo del ritrovamento del cadavere di Jessica
Il luogo del ritrovamento del cadavere di Jessica

Omicidio e occultamento di cadavere, sono queste le accuse con le quali il 51enne G.B. è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Brescia in merito alla morte di Jessica Mantovani, la donna di 37 anni trovata morta in una centrale idroelettrica nel comune di Prevalle. L'uomo, secondo quanto dichiarato da lui stesso alle forze dell'ordine sarebbe stato l'ultimo a vedere la vittima lo scorso 13 giugno quando i due hanno trascorso una serata insieme: subito dopo Jessica sarebbe sparita nel nulla. Questa mattina i carabinieri del nucleo Investigazioni Scientifiche si sono recati nell'abitazione di Bresciani, una vecchia cascina a Prevalle che è stata posta sotto sequestro per consentire le ispezioni di rito.

L'autopsia rivela: Jessica uccisa da un colpo alla testa

Sono stati i risultati dell'autopsia a porre nuova luce su una morte inizialmente "archiviata" come tragico incidente o addirittura suicidio. I medici infatti oltre a non aver evidenziato alcuna presenza di acqua nei polmoni della vittima, segno del fatto che non sia morta per annegamento, hanno notato una grossa ferita alla testa che invece potrebbe essere la causa del decesso della 37enne. La ferita infatti, secondo gli investigatori, potrebbe essere stata provocata da un sasso dopo la caduta nel fiume o, più probabilmente potrebbe essere stata inflitta da qualcuno che ha prima sferrato un colpo in testa alla donna e poi ne ha gettato il cadavere nel fiume della centrale idroelettrica. Mentre resta da accertare il luogo dell'omicidio e capire se Jessica sia stata uccisa nello stesso posto dov'è stato ritrovato il suo cadavere oppure no.

Bresciani il giorno della scomparsa di Jessica fu raggiunto telefonicamente dal padre della 37enne preoccupato del fatto che la figlia non avesse fatto ritorno a casa: "È già andata via", disse il 51enne al papà intorno alle 21.30. Da qui la chiamata ai carabinieri e il ritrovamento del corpo della giovane donna a pochi chilometri dalla casa dove viveva nel comune di Villanuova sul Clisi.

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