Porte posteriori di bus e tram chiuse contro chi non fa il biglietto: l’ipotesi a Milano
La lotta a chi utilizza autobus e tram senza pagare il biglietto a Milano potrebbe presto contemplare una nuova "arma". Secondo quanto affermato dal neo presidente di Atm Luca Bianchi a Palazzo Marino, infatti, si starebbe pensando di consentire la salita su alcuni mezzi solo dalle porte anteriori, davanti allo sguardo dei conducenti e controllori. La misura fungerebbe più che altro da deterrente per quanti utilizzano i mezzi di superficie senza pagare, anche se la sua attuazione probabilmente si scontrerebbe contro diversi problemi di natura pratica, legati all'affollamento di alcune linee e ai compiti che spetterebbero agli autisti nel caso in cui sorprendessero un passeggero senza ticket.
Il recupero dell'evasione tariffaria è comunque una delle strade seguite da Atm per rimpinguare le proprie casse. Casse nelle quali l'ex presidente e direttore generale Bruno Rota ha lasciato un "tesoretto", ma che devono comunque essere preservate in vista di un periodo di "navigazione a vista". Atm ha infatti ottenuto dal Comune la preannunciata proroga del contratto di servizio, in attesa di capire se dovrà partecipare a un bando per il trasporto pubblico locale del capoluogo o ne otterrà l'affidamento diretto, "in house". Per altri 12 mesi Palazzo Marino, a fronte di 736 milioni di euro pagati, beneficerà dei servizi dell'Azienda trasporti milanesi sul fronte della mobilità. Il sindaco Sala è anche riuscito a strappare al presidente Bianchi servizi aggiuntivi, equivalenti a circa 5 milioni di euro che sono stati "scontati" al Comune. Grazie a questi servizi extra i tagli introdotti negli ultimi mesi (che incidono soprattutto sulla frequenza dei mezzi nei giorni festivi) da settembre saranno cancellati.
Monguzzi: "Non va fatto nessun taglio al Bilkemi elettrico"
Per Atm non sono comunque tutte "rose e fiori". L'azienda, nell'ambito del processo di contenimento di costi varato dal nuovo Consiglio di amministrazione, si appresterebbe a un taglio che farà discutere: quello delle bici elettriche del bile-sharing. Si tratta delle biciclette rosse a pedalata assistita che sono state un vanto per l'ex assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran e l'ex sindaco Giuliano Pisapia. Il servizio è però giudicato troppo costoso: per questo a partire dalla fine di maggio le bici elettriche potrebbero essere dismesse. Un'eventualità che il presidente della Commissione mobilità Carlo Monguzzi, del Pd, non vuole nemmeno contemplare: "Benissimo la revoca di tutti i tagli diurni a bus tram e metro degli ultimi 3 mesi – ha affermato su Facebook – ma nessun taglio del bikemi elettrico deve essere fatto e il trasporto notturno va recuperato anche se in forme più innovative ed efficienti di prima. Gli utili di Atm (azienda pubblica) vanno reinvestiti per fare gli interessi dei cittadini", ha concluso.