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Il bike sharing si rinnova: mille bici elettriche in arrivo per Expo 2015

Il bike sharing del Comune di Milano si rinnova: nelle prossime settimane in arrivo mille bici a pedalata assistita, che si aggiungeranno alle 3.600 biciclette tradizionali per formare il primo servizio di bike sharing integrato al mondo. Ecco come saranno e quanto costeranno le bici elettriche.
A cura di Francesco Loiacono
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Mille biciclette elettriche in arrivo sulle strade di Milano. La nuova fase di BikeMi, il bike sharing del Comune, è stata presentata mercoledì mattina a Palazzo Marino, alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia, del sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo, dell’assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran e dell’amministratore delegato di Clear Channel Paolo Dosi. Nelle prossime settimane alle 3.600 bici tradizionali ad oggi in uso, se ne aggiungeranno mille a pedalata assistita, trasformando Milano nella prima città al mondo ad avere un sistema di bike sharing integrato.

Fortemente voluto dall’amministrazione comunale e da Atm, e realizzato grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente con un contributo di circa 4 milioni di euro, il sistema sarà lanciato in occasione di Expo 2015 e sarà gestito in esclusiva da Clear Channel. Oltre alle mille biciclette elettriche, arriveranno in città 70 nuove stazioni: di queste, 44 saranno installate entro maggio lungo il tragitto che collega il centro con il sito dell’Esposizione Universale, a Rho-Pero. Al termine dell’evento le stazioni verranno ricollocate per servire altre zone della città.

Pisapia: "Passo avanti sulla strada della mobilità sostenibile"

“Milano raggiunge un nuovo e importante traguardo. Con l’arrivo delle biciclette in condivisione a pedalata assistita è la prima città al mondo ad avere un grande sistema di bike sharing integrato – ha detto il sindaco Pisapia -. È un ulteriore passo avanti sulla strada della mobilità sostenibile. Un tema decisivo non solo per la qualità della vita nell’area metropolitana, ma anche per lo sviluppo economico del Paese. Sostenibilità e innovazione sono infatti sinonimi di produttività e attrattività generale del sistema. In questi anni l’utilizzo delle biciclette e più in particolare del BikeMi ha subito un forte sviluppo grazie anche alla diffusione di nuove stazioni raggiungendo numeri da record. Ora, con l’introduzione del BikeMi integrato ancora più cittadini potranno scegliere le due ruote per i loro spostamenti anche per percorsi più lunghi".

Avviato nel dicembre del 2008, BikeMi conta ad oggi 206 stazioni e 30.639 abbonamenti annuali attivi. Dall’inizio del 2015 sono già 4.220 quelli sottoscritti,  quasi il 40 per cento in più rispetto ai primi due mesi e mezzo del 2014, quando gli annuali acquistati erano stati 3.018. Un vero e proprio boom che riguarda anche le altre forme di abbonamento: dall’inizio dell’anno sono stati acquistati 756 settimanali (più 29 per cento rispetto ai primi mesi del 2014) e 4.278 giornalieri (più 17 per cento ). In totale nel 2014 gli utilizzi totali delle bici gialle sono stati  2.421.802, mentre già nei primi due mesi e mezzo del 2015 si sono registrati 430.700 prelievi. Da venerdì saranno installate 4 nuove stazioni: tra Piazza De Angeli e via Sanzio, all’uscita della metropolitana di Amendola, in via Tolentino, e in via Borgese.

Le bici elettriche: come funzionano

La bicicletta del nuovo servizio di Bike sharing di Milano è stata espressamente progettata per questo sistema. Si tratta di una bici a pedalata assistita innovativa non presente nel mercato mondiale, dotata di un motore elettrico della potenza di 250 W e con un’autonomia tra i 55 e i 65 km. La batteria è perfettamente integrata nel telaio, ed è ricaricabile fino a 300 volte. Unico neo è la modalità scelta per ricaricarla: non sarà infatti ricaricata tramite dispositivi installati sulla stazione, ma attraverso un sistema di gestione appositamente studiato. In sostanza, non appena il software individuerà una bici con carica inferiore al 30 per cento, la segnalerà alla centrale di controllo di Clear Channel, che provvederà a uscire per sostituire la batteria scarica. Una soluzione che consente l’utilizzo delle bici elettriche anche nelle stazioni già esistenti e garantisce risparmi notevoli, ma che da un punto di vista di consumo energetico non sembra conveniente, al contrario di quanto affermato dal Comune. Se è vero che le batterie saranno ricaricate in magazzino esclusivamente con pannelli solari, non si mette in conto l'energia utilizzata dagli operatori che dovranno uscire a caricare le bici, trasportarle e poi riportarle negli stalli.

Altre caratteristiche salienti delle nuove bici sono il display a led che visualizza la carica della batteria, il telaio in alluminio rinforzato e il freno anteriore a disco, necessari per il maggior peso e la potenza del mezzo, e la sella molleggiata. Una serie di accorgimenti sono poi stati studiati per scoraggiare ladri e vandali: dalle serrature antivandalo contro eventuali tentativi di furto al rilevatore Gps inserito nel telaio, per garantire il ritrovamento in caso di smarrimento o furto.

Le 70 nuove stazioni che saranno collocate per servire le zone di collegamento tra Milano e il sito di Expo sono di tipologia autoportante: una base in acciaio su piattaforma autolivellante garantisce la stabilità delle strutture e la velocità dell’installazione. L’unico scavo previsto sarà così quello dell’allaccio al punto di corrente. Questo permetterà di ricollocare gli stalli in altre zone della città, una volta conclusa l’Esposizione universale. Tutte le stazioni hanno inoltre subìto un restylingm anche a livello tecnologico, e saranno dotate di display touch screen con messaggi in 10 lingue, possibilità di scelta tra bici tradizionale ed elettrica presso la stazione, previo controllo del livello di carica della batteria, e tecnologia Nfc e Qr Code sulla colonnina della stazione per scaricare l’app ufficiale di BikeMi. L’utilizzo della bici elettrica sarà “a consumo”: costerà 25 centesimi per mezz’ora, 75 per un’ora, 1,75 euro per 1 ora e mezzo, 3,75 euro per 2 ore e 4 euro per ogni ora o frazione successiva. Questo per ridurre il più possibile l’uso prolungato del mezzo e favorire la condivisione delle bici in un’ottica di assoluto sharing.

BikeMi sbarca sui social network

Le nuove biciclette a pedalata assistita saranno anche l'occasione per lanciare o rivedere alcuni strumenti di comunicazione di BikeMi. Con l’app, scaricabile gratuitamente a partire da maggio per Ios, Android e Windows Phone, ci si potrà abbonare direttamente presso la stazione, verificare la disponibilità di bici o stalli liberi presso le stazioni più vicine, visualizzare il timer in fase di utilizzo e verificare quanti km sono stati percorsi con la bici elettrica, oltre a una serie di informazioni sulle calorie consumate o l'anidride carbonica risparmiata. attraverso notifica push direttamente sul proprio cellulare. Anche il sito web sarà ampiamente rivisto e rinnovato, ma la novità più importante è lo sbarco di BikeMi sui social network: a partire da aprile saranno aperti i profili social, con lo scopo di costruire una community di abbonati che condividano la filosofia del bike sharing.

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