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Picchia la fidanzata a Milano, il guru del corallo resta in carcere: “Tenetemi qui, potrei rifarlo”

Resta in carcere Giacomo Oldrati, il “guru del corallo” arrestato a Milano per aver picchiato e seviziato per giorni la sua fidanzata 26enne, poi costretta a fuggire completamente nuda dal balcone. Per il giudice c’è il rischio che il 40enne, che soffre di problemi psichiatrici e già nel 2018 era stato assolto per incapacità di intendere e di volere, possa reiterare il reato. E lo stesso 40enne ha chiesto di rimanere in carcere: “Tenetemi dentro, potrei rifarlo”.
A cura di Francesco Loiacono
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Giacomo Oldrati, il "guru del corallo" arrestato il 4 giugno per aver picchiato e seviziato per giorni la fidanzata a Milano, resta in carcere. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano Ilaria De Magistris al termine dell'interrogatorio di convalida dell'arresto. Il rischio è che l'uomo, 40enne e con problemi psichici conclamati ed emersi in occasione di un altro fatto di cronaca che lo aveva reso protagonista, possa reiterare il reato. E per una volta l'arrestato e il giudice sono stati d'accordo: "Tenetemi in carcere, potrei picchiarla ancora", avrebbe infatti detto lo stesso Oldrati al giudice dopo aver ammesso i fatti che gli sono contestati e aver anche sottolineato i problemi psichici che lo affliggono e che lo vedono in cura da diversi medici.

Nel 2018 Oldrati era stato assolto perché incapace di intendere e volere

Oldrati è accusato in questo caso di sequestro di persona e lesioni gravissime: la vittima è una ragazza di 26 anni, la sua fidanzata, che lo scorso martedì pur di sfuggire alle sue sevizie – psicologiche ma anche fisiche, come percosse a calci e pugni e bagni in una vasca di acqua gelata – è uscita dal balcone di un'abitazione di via Biella completamente nuda, ma è poi scivolata cadendo nel cortile. Il suo racconto ha portato all'arresto del 40enne: ma ha anche riportato alla memoria e al centro delle cronache il nome del fidanzato, già protagonista nel 2012 di una storia di follia e violenze. All'epoca, a Bologna, Oldrati era stato arrestato per sequestro di persona, tentato omicidio, violenza privata, lesioni personali, violenza sessuale e riduzione in schiavitù. Le vittime erano state quattro ragazze, tra cui la sua fidanzata di allora. Oldrati si era guadagnato il soprannome di "guru del corallo" perché aveva somministrato alle sue vittime cocktail allucinogeni a base appunto di corallo sbriciolato preso dal proprio acquario. Nel gennaio del 2018, però, era stato assolto per incapacità di intendere e di volere e affidato a un centro psico-sociale di Milano. Nel capoluogo lombardo il 40enne ha seguito le cure senza apparenti segni di squilibrio, almeno fino a marzo di quest'anno, quando sarebbero iniziate le violenze ai danni dell'attuale fidanzata culminate con il sequestro e le sevizie. Adesso il gip ha deciso di accogliere le richieste del pubblico ministero Paolo Filippini: Oldrati resterà in carcere in attesa di poter, più avanti, curare il suo disturbo psichico in una adeguata struttura sanitaria.

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