Palestra, scrittura e studio: le giornate di Fabrizio Corona in carcere alla vigilia del compleanno
Palestra, scrittura, studio, gestione degli affari, incontri con familiari e avvocato. Trascorrono così le giornate di Fabrizio Corona nel carcere di San Vittore, a Milano, dove è rientrato lunedì scorso a causa delle violazioni alle prescrizioni imposte dai giudici del tribunale di Sorveglianza. Era uscito da quel portone il 21 febbraio 2018: aveva promesso a sé stesso, alla famiglia e ai suoi follower che non avrebbe mai più messo piede lì dentro. E invece, a rovinare i suoi piani è stata la mancanza di misura, l’incapacità di trattenersi e la spasmodica necessità di rottura. Il giudice che ha firmato l’ordinanza di sospensione dell’affidamento terapeutico, Simone Luerti, la sintetizza così: Corona dimostra "tutta la sua insofferenza e ribellione alla pena detentiva" e "alla magistratura", "non mostra alcuna revisione critica" e appare "scisso tra una concreta e perseguita volontà di cambiamento ed una sorda, profonda resistenza".
L'avvocato di Corona: Ha avuto bisogno di riprendersi dallo choc
"Ha avuto bisogno di riprendersi dallo choc iniziale", ha raccontato a Fanpage.it il suo avvocato Ivano Chiesa, "ma si sta già rimettendo in piedi. È ovviamente un momento molto difficile ma non si fa abbattere. Fabrizio conosce bene San Vittore, si sta ambientando di nuovo. Fa palestra, si allena, scrive tanto". Non un altro libro di memorie, sebbene il suo "Non mi avete fatto niente" (edito da Mondadori) sia diventato un caso letterario e di vendite: "Scrive appunti di lavoro, del resto all’esterno c’è una società e dipendenti che continuano ad andare avanti, ci sono contratti che vanno rispettati – continua Chiesa – Visto che non può parlare al telefono utilizza un altro sistema per comunicare e impartire direttive ai suoi collaboratori. E poi studia, come ha sempre fatto negli anni della detenzione".
Domani Corona compirà 45 anni
Domani sarà il suo compleanno, compirà 45 anni: è infatti nato a Catania il 29 marzo del 1974. Sembra avesse già pensato a come rendere l’occasione un evento social di cui parlare: "Può ricevere visite dalla famiglia e dal suo legale – prosegue l’avvocato Chiesa, riferendosi alla normale routine da detenuto – Niente a che vedere con la vita all’esterno ma, a suo modo, ha giornate frenetiche anche lì".