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Omicidio-suicidio a Vigevano, il finanziere aveva pianificato di uccidere l’ex compagna Erika

Avrebbe pianificato tutto Luca Adamo, il finanziere di 54 anni che la scorsa settimana a Vigevano, in provincia di Pavia, ha ucciso a coltellate l’ex compagna Erika Cavalli davanti agli occhi della figlia 12enne e si è poi suicidato, sparandosi con la pistola d’ordinanza. Stando a quanto ripreso dalle telecamere di sorveglianza della villetta in cui è avvenuto l’omicidio-suicidio, l’uomo aveva posizionato un coltello sul vialetto dove ha aggredito la donna. Questa mattina si sono tenuti i funerali di Erika.
A cura di Francesco Loiacono
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Erika Cavalli (Facebook)
Erika Cavalli (Facebook)

Luca Adamo, il 54enne appuntato della guardia di finanza morto suicida la scorsa settimana a Vigevano dopo aver ucciso l'ex compagna Erika Cavalli, aveva pianificato tutto. Ne sono convinti gli inquirenti che indagano sull'omicidio-suicidio avvenuto lo scorso mercoledì nella villetta della coppia, in via Ivrea. Nell'abitazione ormai abitavano solo Adamo e la figlia 12enne della coppia, che avrebbe assistito alla tragedia ed è stata la prima a dare l'allarme. Erika Cavalli, 37enne agente immobiliare, si era ormai trasferita nella frazione Molino del Conte di Cassolnovo, vicino Vigevano, dopo la fine della relazione col finanziere. Un esito che l'uomo, come si scrive spesso in casi come questo, non aveva accettato. Da qui, probabilmente, la tremenda idea di mettere fine alla vita della ex compagna e madre di sua figlia e poi di suicidarsi, sparandosi con la pistola d'ordinanza.

Questa mattina i funerali di Erika Cavalli

Il passo in avanti nella indagini, con l'ipotesi che l'uomo avesse pianificato tutto, è scaturito dall'esame dei video dell'impianto di sorveglianza della villetta di via Ivrea. Nelle immagini, secondo quanto scrive il quotidiano "Il Giorno", si vede che l'uomo aveva già posizionato un coltello da cucina sul vialetto tra il cancello e la porta di ingresso: è con quell'arma che ha accoltellato più volte l'ex compagna che aveva accompagnato a casa la figlia dopo una giornata di festa (era il Primo maggio) trascorsa insieme. Dopo i numerosi fendenti, almeno dieci (ma il numero esatto lo stabilirà l'autopsia, già eseguita all'inizio di questa settimana e di cui si attendono i risultati), l'uomo è andato nel garage di casa e si è sparato con la pistola d'ordinanza. Avrebbe lasciato un biglietto in cui dice di voler lasciare tutti i suoi averi alla figlia, anche se la data in cui tale biglietto è stata scritta non è certa. Di certo c'è che la ragazzina si trova adesso a dover vivere senza entrambi i genitori: potrebbe essere affidata ad amici di famiglia o allo zio, il fratello del padre. L'adolescente questa mattina ha dato l'ultimo saluto alla madre: i funerali di Erika si sono tenuti alla chiesa dell'Addolorata.

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