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Omicidio Jessica Faoro, chiesto il rinvio a giudizio per il tranviere Alessandro Garlaschi

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Alessandro Garlaschi, il tranviere accusato dell’omicidio della 19enne Jessica Faoro. La ragazza venne uccisa a coltellate nella notte tra il 6 e il 7 febbraio in via Brioschi, a Milano, nell’abitazione del tranviere. Garlaschi ospitava Jessica da alcuni giorni e l’avrebbe uccisa perché la ragazza respinse le sue avances.
A cura di Francesco Loiacono
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Il 39enne Alessandro Garlaschi e la sua vittima, la 19enne Jessica Valentina Faoro
Il 39enne Alessandro Garlaschi e la sua vittima, la 19enne Jessica Valentina Faoro

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Alessandro Garlaschi, il tranviere accusato dell'omicidio della 19enne Jessica Faoro. L'uomo, 39 anni, deve rispondere di omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi e di vilipendio di cadavere. L'efferato delitto avvenne nella notte tra il 6 e il 7 febbraio nell'abitazione del tranviere in via Brioschi, alla periferia sud di Milano. Lo scorso 27 agosto all'uomo era stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio: dagli atti è emerso che Jessica sarebbe stata uccisa con 85 coltellate – e non con 40 fendenti, come emerso in un primo momento – per aver rifiutato delle avances da parte di Garlaschi, che la ospitava in casa e che nutriva dei sentimenti verso la giovane, come testimoniato anche da un biglietto trovato in casa. Il tranviere, dopo l'omicidio, avrebbe inoltre bruciato una parte del cadavere della ragazza per cercare di cicatrizzare una ferita e impedire la fuoriuscita di un organo: da qui l'accusa di vilipendio di cadavere. L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 7 novembre. L'avvocato di Garlaschi, Francesca Santini, ha preannunciato che chiederà per il suo assistito il rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Prima Garlaschi verrà però sottoposto a una perizia psichiatrica che dovrà accertare la sua capacità di intendere e volere.

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