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Olimpiadi invernali 2026: il Coni indica Milano e Torino, ma si aspetta il governo

Milano e Torino sono le città indicate dal Coni al Cio per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. Il sindaco Sala: “Ho inviato al Coni una lettera con la quale chiedo che Milano possa essere indicata a partecipare alla Fase di Dialogo prevista per i Giochi Olimpici Invernali 2026”.
A cura di Francesco Loiacono
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La campionessa olimpica bergamasca, Sofia Goggia
La campionessa olimpica bergamasca, Sofia Goggia

C'è anche Milano tra le città indicate dal Coni per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. Dopo la frenata a riguardo del sindaco Beppe Sala, che aveva usato un arzigogolato giro di parole per esprimere la propria prudenza a riguardo, adesso anche il capoluogo lombardo esce allo scoperto: "Viste le attenzioni del mondo olimpico internazionale, i positivi riscontri ottenuti dalla nostra città nell’ambito del Cio (con l’assegnazione all’unanimità della Sessione del 2019) e dopo numerosi incontri istituzionali avuti in questi ultimi mesi, ho inviato al Coni una lettera con la quale chiedo che Milano possa essere indicata a partecipare alla Fase di Dialogo prevista per i Giochi Olimpici Invernali 2026 – ha scritto Sala nel pomeriggio su Facebook – Tale manifestazione di interesse viene esercitata in funzione di una scadenza dettata dal Cio ed è comunque subordinata alle doverose e ineludibili determinazioni del futuro Governo italiano".

Il Coni ha scritto una lettera al Cio

In precedenza era stata la "Gazzetta dello Sport" a comunicare che il nome di Milano, assieme a quello di Torino, figurava in una lettera inviata dal Coni al Cio in ottemperanza "alla scadenza formale indicata dal comitato olimpico internazionale", fissata per il 31 marzo. Si tratta di un modo per poter "proseguire nella fase di dialogo già avviata nei mesi scorsi in seguito all’invito del Cio ricevuto il 29 settembre 2017", dialogo che prevede una collaborazione tra il Coni, la città prescelta e il Cio per trovare la migliore soluzione. Il vero arbitro della partita delle candidature sarà però il governo, ancora in formazione: al nuovo esecutivo il Coni sottoporrà uno studio di fattibilità già realizzato ad inizio del 2018, per valutare complessivamente il progetto legato al "sogno" olimpico. Se Sala sembra aver mollato l'iniziale atteggiamento di prudenza, dal canto suo la sindaca di Torino, Chiara Appendino, si dice soddisfatta della lettera del Coni, "che permetterà a Torino di accedere alla fase di dialogo con il Cio. Ora procediamo con il lavoro dell'Associazione Torino 2026 per elaborare le condizioni di fattibilità".

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