Occupazioni abusive, donna incinta allontanata da casa Aler in via Inganni
Una donna egiziana incinta è stata allontanata martedì sera da un appartamento Aler di via Inganni a Milano. La donna aveva occupato abusivamente l'alloggio con un connazionale. L'intervento degli agenti della Squadra volante della Questura e di un ispettore dell'Aler, Azienda lombarda edilizia residenziale, ha indotto la donna, regolare e incensurata, a lasciare l'appartamento. Un caso atipico: difficile infatti che le forze dell'ordine decidano di intervenire in presenza di donne incinte e minori. Segno, forse, che sul tema delle occupazioni abusive sta prevalendo davvero la linea della fermezza annunciata da Prefetto, Aler e anche dal sindaco Giuliano Pisapia: il 18 novembre dovrebbe partire il piano per sgomberare 200 alloggi, mentre è di martedì sera la notizia di un blitz di incappucciati, forse appartenenti all'ambiente dei centri sociali e degli antagonisti, all'interno di una sede Pd al Corvetto, nella quale si stava tenendo un incontro promosso dal Sunia con alcuni inquilini regolari delle case Aler.
Occupazioni abusive: dopo la donna incinta altri sgomberi
L'allontanamento della donna egiziana incinta non è stato l'unico. L'emergenza abitativa a Milano infatti prosegue, tra proteste e manifestazioni dei Comitati per la casa che contestano la politica degli sgomberi. Ma altri interventi delle forze dell'ordine ci sono stati nella serata di martedì, in zona Bonola. Per due volte alcuni inquilini regolari hanno segnalato tentate occupazioni: gli agenti hanno trovato la porta di due abitazioni forzata ma dentro non c'era più nessuno. Quattro alloggi popolari sono invece stati sgomberati in zona San Siro nella notte tra l'11 e il 12 novembre. In questo caso a intervenire sono stati i carabinieri insieme agli ispettori dell'Aler. Si tratta di appartamenti in via Preneste, Albertinelli e Ricciarelli.