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Neonato abbandonato a Brescia, il poliziotto che l’ha trovato: “Chiamatelo Antonio, come me”

Proseguono le indagini della questura di Brescia per rintracciare chi, lunedì sera, ha abbandonato un neonato in una strada del centro della città. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona non avrebbero però ripreso gli autori o l’autore del gesto. Intanto il poliziotto che ha soccorso per primo il bimbo, capopattuglia di una volante, adesso spera che il piccolo venga chiamato Antonio, come lui.
A cura di Francesco Loiacono
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Proseguono, coordinate dal pubblico ministero Ambrogio Cassiani, le indagini dei poliziotti della questura di Brescia per rintracciare i genitori del neonato abbandonato lunedì sera. Il piccolo, un bimbo di circa dieci giorni, è stato lasciato da ignoti poco dopo le 20 all'interno di un ovetto (il seggiolino per l'auto) vicino al portone di un appartamento al civico 3 di vicolo delle Nottole, in pieno centro, vicino all’albergo "La svolta" che si trova in corso Martiri della Libertà. Le telecamere di sorveglianza dell'albergo, però, non avrebbero ripreso gli autori o l'autore del gesto. Il neonato era avvolto in una coperta di lana: vicino a lui c'erano una borsa con altri vestiti e pannolini e un biberon: "Credevamo fosse un oggetto abbandonato, invece in quel passeggino c’era un bimbo, vivo", ha detto al quotidiano "Il Giorno" la signora Lionella, che assieme al figlio Davide ha notato per prima il seggiolino lasciato in strada. I due, dopo aver chiesto a una passante per verificare la natura dell'oggetto, hanno subito avvertito la polizia. Ed è stato l'agente Antonio Matrano, capopattuglia della volante Carmine della questura di Brescia, il primo a intervenire assieme a un suo collega. Il poliziotto, già padre di due bimbe di 4 e 10 anni, ha preso in braccio il neonato, che stava piangendo, per tranquillizzarlo: "Chi lo ha lasciato lo ha fatto con coscienza – ha affermato ieri – c'erano anche un biberon e una borsa con tutti i cambi".

Il bambino è stato in seguito affidato al personale medico del 118, che gli ha prestato le prime cure e lo ha poi portato al reparto di Neonatologia degli Spedali Civili. Il neonato è in buone condizioni di salute: secondo gli accertamenti dei medici e della polizia era stato abbandonato da poco, non più di mezz'ora. Se fosse rimasto in strada tutta la notte, però, la sua salute avrebbe potuto risentirne. Per questo motivo la dirigente del commissariato Carmine di Brescia, Francesca Picierno, ha lanciato un appello: "Le donne devono sapere dell’esistenza della Culla per la vita che si trova davanti al Civile. Le madri che non si sentono in grado di affrontare la maternità possono usufruirne lasciando in anonimato e sicurezza il proprio bimbo in attesa dell’affidamento". Probabilmente la madre del neonato (se è stata lei ad abbandonarlo) non ne era al corrente: ha preferito lasciare il piccolo in strada, sperando che qualcuno lo notasse. Fortunatamente è andata così: "È una cosa che non mi è mai capitata", ha detto il poliziotto che ha trovato il neonato, che adesso spera che il piccolo possa essere chiamato Antonio, proprio come lui.

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