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Milano, si è impiccato nella sua cella di San Vittore, Pietro Carlo Artusi: aveva ucciso la compagna

Pietro Carlo Artusi, l’assassino di Roberta Priore, la donna di 53 anni uccisa nel suo appartamento di Milano si è impiccato sabato sera nella sua cella di San Vittore dove si trovava dopo l’arresto avvenuto mercoledì. L’uomo aveva confessato l’omicidio della compagna avvenuto al termine di un litigio.
A cura di Chiara Ammendola
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Aveva ucciso, soffocandola con un cuscino la compagna che frequentava da soli tre mesi, Roberta Priore, nel suo appartamento di Milano. A distanza di pochi giorni da quell'omicidio Pietro Carlo Artusi si è impiccato nella sua cella del carcere di San Vittore dove si trovava da mercoledì giorno del suo arresto, avvenuto a poche ore dal ritrovamento del cadavere della donna. L'uomo, ingegnere di 48 anni, originario di Pistoia, ma residente a Milano da qualche tempo, si sarebbe impiccato sabato sera poco dopo le 22 con un lenzuolo: a trovarlo sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che hanno immediatamente avvertito i soccorritori del 118. L'uomo è stato soccorso e trasportato d'urgenza all'ospedale San Carlo dove questa mattina è stato dichiarato cerebralmente morto dalla commissione medica appositamente convocata.

La donna soffocata dal compagno con un cuscino al termine di un litigio

Il cadavere della 53enne era stato ritrovato nel pomeriggio di lunedì nel suo appartamento di via Piranesi 19 dopo che la figlia, preoccupata perché non aveva sue notizie, aveva avvertito le forze dell'ordine. Artusi era stato fermato poche ore dopo e al termine dell'interrogatorio aveva confessato il delitto: aveva soffocato la donna con un cuscino al termine di un violento litigio iniziato domenica durante un'uscita. "Ho preso un cuscino e l'ho premuto contro il suo viso almeno due volte fino a ucciderla", aveva raccontato agli inquirenti prima di aggiungere: "Non era mia intenzione ucciderla. Io l’amavo. Ho distrutto tutto in un attimo". Stando a quanto dichiarato dai vicini e dai numerosi intervenuti delle forze dell'ordine nell'appartamento della donna, i due litigavano spesso e in modo violento. Roberta viveva da tempo un periodo difficile: nel 2005 aveva perso una figlia di soli 4 anni precipitata dal balcone della casa dove viveva al secondo piano.

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