Milano, saluti romani alla commemorazione dei caduti della Rsi al Campo X: 30 identificati
La "parata nera" sulla falsa riga di quanto avvenuto lo scorso 29 aprile non c'è stata. Ma una trentina di persone, tra le circa 150 che oggi hanno commemorato i caduti della Repubblica sociale italiana al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano, sono state identificate per aver fatto il saluto romano. Per loro, molto probabilmente, scatterà una denuncia per apologia del fascismo.
Il questore aveva invitato a non andare oltre la semplice commemorazione
C'era molta tensione e attenzione attorno alla cerimonia che si è svolta oggi. L'Anpi negli scorsi giorni aveva chiesto a sindaco, questore e prefetto di Milano di vietarla, temendo che si ripetessero le scene dello scorso aprile, quando in migliaia avevano teso il braccio all'unisono nel gesto del saluto romano. In quella circostanza la procura aveva aperto un'inchiesta per manifestazione fascista, ma successivamente aveva chiesto l'archiviazione: si era trattato di una semplice commemorazione. Anche per oggi il questore Marcello Cardona aveva chiesto ai partecipanti di non andare oltre al semplice ricordo dei defunti, e di non esporre simboli fascisti. Un invito che in generale è stato rispettato. Per coloro che non l'hanno fatto, esibendosi nel gesto del saluto romano in occasione della cosiddetta chiamata del "presente", è scattata l'immediata identificazione, come aveva chiesto lo stesso questore.
Centinaia in Darsena per la lettura pubblica del Diario di Anna Frank
Erano centinaia anche in Darsena, dove quasi in contemporanea con la commemorazione al Campo X si è tenuta un'iniziativa di segno completamente opposto: la lettura pubblica del Diario di Anna Frank. Una risposta simbolica alle gravi provocazioni della scorsa settimana di alcuni ultras laziali, che avevano oltraggiato la memoria della ragazzina ebrea morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen nel 1945, autrice di un libro diventato un'incredibile testimonianza degli orrori perpetrati dal nazismo.
