Milano, Sala sfida la Regione: “Test sierologici per 4000 conducenti dei mezzi pubblici Atm”
Anche il sindaco di Milano Beppe Sala si unisce a quei primi cittadini lombardi che, in contrasto con quanto stabilito dalla Regione, sono già partiti o intendono partire con i test sierologici, quelli che mirano ad accertare se una persona abbia già avuto il Coronavirus e possa dunque avere un "patentino di immunità" sulla cui validità resta comunque qualche dubbio. Regione Lombardia, come affermato in più occasioni ieri, ha messo a punto con il Politecnico San Matteo di Pavia un test basato sul prelievo del sangue, che verrà effettuato gratuitamente a partire dal 21 aprile su una coorte formata da circa 20mila persone al giorno, tra il personale sanitario delle province di Cremona, Lodi, Bergamo e Brescia.
Accordo con il Sacco, test a 4000 conducenti Atm
Ieri il sindaco Beppe Sala aveva polemizzato chiedendo come mai Milano, dove il numero dei contagi non accenna a scendere, fosse stata esclusa dai primi test. Nel consueto video messaggio di oggi su Facebook ha fatto uno scatto in avanti: "Ieri la regione ha chiarito che per i test sierologici partirà da altre province – ha detto il sindaco -. Non discuto, però fermo non voglio stare: ho raggiunto un accordo con il Sacco e con il professor Galli, sottoporremo a test i 4000 conducenti dei mezzi pubblici di Atm, in accordo con i sindacati". Per Sala si tratta del punto iniziale da cui programmare la ripartenza: "In molti Paesi del mondo e anche europei ci si sta preparando alla ripartenza. Io non so quando e come il nostro governo deciderà, ma dobbiamo essere pronti: ed essere pronti per me vuol dire mettere a punto i servizi cittadini perché tutto funzioni al meglio e preparare i miei cittadini a tornare al lavoro con sufficiente tranquillità".
Sala cita l'Economist: Milano è la città che rispetta di più i divieti al mondo
Nel messaggio per fare il punto sull'emergenza Coronavirus Sala è tornato anche sul tema dei controlli: "Ieri sottolineavo come a mio giudizio e dai dati i milanesi si stiano comportando in maniera diligente in questa crisi", ha detto il sindaco, che a sostegno della sua tesi ha mostrato una classifica stilata dal prestigioso Economist che vede Milano in testa come città che rispetta di più i divieti in tutto il mondo. "Lo dico per rendere merito al vostro comportamento, non certo perché ci si debba deresponsabilizzare. Anzi è il nostro comportamento virtuoso che ci sta tenendo abbastanza lontano dai guai – ha detto il sindaco – nel rispetto delle Il sindaco ha poi spiegato che da questa mattina è in corso la distribuzione di 300mila mascherine agli abitanti delle case popolari: "Le diamo a loro perché riteniamo facciano più fatica a comprarsela e anche perché vivono in una realtà dove contiguità e dimensione degli appartamenti rendono possibile una maggior diffusione del virus".