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Milano, festa e protesta ai quarant’anni di Boscoincittà

Giuliano Pisapia diserta i festeggiamenti del parco urbano di via Novara dove tiene banco la protesta dei “No canal” contro i cantieri delle Vie d’Acqua previsti dall’Expo 2015.
A cura di Ester Castano
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Milano, festa per i 40 anni di Boscoincittà. Realizzato a partire dagli anni '70 quando il livello di inquinamento incalzava e in Europa il capoluogo meneghino era fanalino di coda per quantità di verde pro capite, Boscoincittà è uno dei fiori all'occhiello dell'Amministrazione Comunale. Ma il sindaco Giuliano Pisapia diserta i festeggiamenti e per più di un'ora al comitato no canal, che voleva incontrare pacificamente il primo cittadino è impedito l'ingresso al parco urbano. In scena la parata dei volti delle vecchie giunte: si scattano le foto di circostanza, saluti ufficiali e strette di mano. Sullo sfondo la mobilitazione degli attivisti che con fischi e slogan raggiungono il centro del palco e interrompono i festeggiamenti, ostacolando l'inizio del convegno a cui partecipa anche l'ex sindaco di centro destra Gabriele Albertini.

"Per fare un bosco ci vuole una città", lo slogan dei promotori dell'evento odierno promosso dal Comune di Milano, "contro i cantieri delle Vie d'Acqua nei parchi", quello degli attivisti presenti oggi al parco di via Novara con striscioni e cartelli in segno di protesta. Oggetto della contesa è il verde pubblico e la salute dei cittadini in vista della realizzazione di Vie d'acqua, progetto da 43 milioni di euro legato al cantiere Expo 2015: "un insieme di interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale degli spazi aperti nella cintura ovest della città, del Naviglio Grande, del Canale Villoresi, degli storici fontanili e più in generale del reticolo idrico. Inoltre un parziale riordino volto a potenziare l’afflusso d’acqua in Darsena e nei campi a sud della città tramite un nuovo canale: una via d’acqua lunga circa 20 chilometri che collega il Canale Villoresi con il Naviglio Grande, passando dal Sito Espositivo" si legge nel piano del progetto Expo. In sostanza la creazione di un nuovo letto per far circolare l'acqua che in occasione dell'esposizione universale arriverà dal sito espositivo di Rho all'interno del fiume Olona, spostando la vecchia sede dei torrenti Nirone e Guisa e intaccando inevitabilmente la conformità dei parchi milanesi già esistenti. Stessa grande opera per cui, secondo la Procura, il commissario delegato di Vie d'acqua Antonio Acerbo avrebbe favorito l'assegnazione dell'appalto all'imprenditore Enrico Maltauro, arrestato nel maggio scorso.

A Boscoincittà la protesta dei No Canal contro Pisapia

"È il caso di spendere tutti questi soldi per un canale di scolo? Prima di realizzare questa grande opera sono state fatte le bonifiche? E quanto si sta arricchendo la mafia con la movimentazione terra?", chiedono i cittadini amplificando la voce coi megafoni. Al termine del pomeriggio ad Agostino Giroletti, portavoce no canal, è data la possibilità di salire sul palco e leggere una lettera scritta a nome dell'intero comitato e indirizzata al sindaco Giuliano Pisapia: "Noi non abbiamo nulla contro Giuliano, che ci permettiamo di chiamare per nome visto che siamo stai tutti suoi sostenitori in campagna elettorale – dichiara Giroletti – ma riteniamo indegno che sulla questione Vie d'acqua anche e soprattutto a fronte degli scandali non si sia mai voluto confrontare con noi che da tempo monitoriamo il territorio cercando di segnalare le presunte irregolarità e dannosità del progetto. Fra l'altro molti del comitato che oggi sono qui a manifestare contro queste scelte urbanistiche sono gli stessi che hanno lavorato per realizzare il Boscoincittà assieme all'associazione Italia Nostra che oggi organizza la festa dei quarant'anni. Ci scusiamo con loro se abbiamo dovuto ostacolare gli incontri del pomeriggio in modo rumoroso a suon di fischi, ma è l'unico modo che questa Amministrazione ci da per farci ascoltare".

Milano, festa ai 40 anni di Boscoincittà
Milano, festa ai 40 anni di Boscoincittà

Nel gioiellino verde di via Novara, 120 ettari di verde a soli 7 km dal Duomo, oggi avrebbe dovuto svolgersi un sereno pomeriggio d'incontri con politici locali, passeggiate naturalistiche assieme a guide ambientaliste e concerti di musica dal vivo. Ma l'immagine bucolica della Milano dell'Expo in cui convivono prati verdi e cantieri milionari è annullata dall'ennesima tempesta giudiziaria che si è abbattuta sui vertici della grande opera di rilevanza internazionale: solo due fa, infatti, Antonio Acerbo, commissario delegato per la realizzazione delle Vie d'acqua, salta ogni onori delle cronache per essere l'ultimo top manager indagato per corruzione fra i perquisiti della squadra del commissario unico Giuseppe Sala. Nella Milano capitale mondiale dell'Expo, a detta dei comitati no canal e dalle carte della magistratura, ci sarebbe ben poco da festeggiare, anche se la scusa è il quarantesimo compleanno di uno dei più bei parchi della città.

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