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Lo strano bando da ufficio stampa per l’Expo 2015 a Rho

Tra pochi giorni il Comune di Rho renderà noto il nome del nuovo addetto alla comunicazione in vista dell’Esposizione universale. Stipendio di 3.200 euro mensili, ma sono forti le polemiche sui tempi e modalità dell’aggiudicazione del bando.
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A cura di Ester Castano
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A Rho, comune di 51mila abitanti alle porte di Milano, si cerca un addetto stampa che curi la comunicazione in vista di Expo 2015. Una retribuzione mensile di 3.200 euro a spese della cittadinanza con un contratto, rinnovabile, che scadrà a giugno 2016, data che coincide con la fine del mandato dell’attuale amministrazione di centro sinistra guidata dal sindaco Pietro Romano. “Anzi, la cifra è indicativa, nel senso che la concorderemo con il vincitore del bando secondo le sue esigenze e competenze: siccome sarà un incarico professionale la retribuzione dovrà essere commisurata fra quella di un funzionario e quella di un dirigente aziendale. Faremo un accordo economico col vincitore", spiega Luigi Negrini, assessore alla Formazione professionale e al lavoro di Rho. Tutto eccellente, una paga da far gola a qualsiasi comunicatore sottopagato, stagista e precario. Curioso, però, che il bando per un addetto stampa che debba promuovere Rho in vista di Expo sia stato chiuso il 31 gennaio. E che i colloqui per la selezione siano iniziati oggi, a meno di tre mesi dall’inaugurazione dell’esposizione. Potrebbe essere un ritardo funzionale al fine di favorire i soliti noti? Lo si capirà a selezioni ultimate, fra non più di una decina di giorni, leggendo il nome del candidato prescelto. Il nuovo comunicatore infatti, che collaborerà con la già esistente équipe di funzionari comunali atti alla diffusione di notizie istituzionali, comincerà a prestare servizio a Rho entro la fine di febbraio. Dovrà guidare la ‘Cabina di Regia’ della comunicazione istituzionale prima, durante e dopo ottobre Expo 2015.

La denuncia: "Su 1.300 eventi nemmeno uno a Rho"

Di certo in campo di promozione del territorio Rho, che detiene l’1 per cento del capitale di Arexpo S.p.A, ovvero l’ente costituitosi a giugno 2011 per gestire le sorti del sito fieristico, ha di che migliorare: “Sui 1300 eventi segnalati sul portale VeryBello.it e consigliati ai 21 milioni di visitatori previsti per Expo non ve ne è uno e dico solo uno organizzato nella nostra Rho – denuncia Marco Tizzoni, capogruppo dell’opposizione consigliare di centro destra Gente di Rho e consigliere regionale in quota Maroni -. È l’ennesima occasione persa – spiega Tizzoni – e se il buon giorno si vede dal mattino Rho durante i sei mesi di esposizione universale, pur ospitando il sito e tutti i padiglioni, non brulicherà certo di turisti”. Soprattutto a Rho, come anche negli altri paesi della cintura milanese, l’Esposizione universale era stata presentata alla cittadinanza come opportunità per colmare la crisi occupazionale dell’hinterland e della città.
“Sarebbe stato utile e doveroso assumere molto prima un addetto alla promozione di Rho in vista di Expo. Assumere a due mesi dall’evento universale una nuova e costosa risorsa non cambierà di certo la situazione — dichiara la consigliera comunale Lorella Borghetti di Gente di Rho —. Ci chiediamo, oltretutto, se questo lavoro, questi obiettivi, non fossero anche alla portata delle professionalità attualmente già in carico al Comune, invece che sobbarcare la cittadinanza di un’ulteriore spesa”. Salvo gli oneri di urbanizzazione, dovuti all’aver messo a disposizione i terreni del proprio territorio a Fondazione Fiera, dalla fiera mondiale i rhodensi non sembrano averci guadagnato. “E per fortuna – spiega l’assessore rhodense Luigi Negrini – grazie a quelle cifre abbiamo potuto fare investimenti di rilievo. Certo non si tratta di somme astronomiche, ma hanno comunque fatto comodo al Comune di Rho. Riconosciamo di essere in ritardo, ma nuovo comunicatore per Expo saprà valorizzarci al meglio”. Vedremo. Anzi, leggeremo.

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