Milano, perquisizioni e sgomberi della polizia in via Gola: in uno degli alloggi anche un rapper
Agenti della squadra mobile, della Digos, della scientifica e del commissariato di Porta Ticinese. Questo l'ingente spiegamento di forze messo in campo dalla polizia di Milano questa mattina per una serie di perquisizioni e sgomberi in via Gola, strada che si affaccia sul Naviglio Pavese e che è tristemente nota per essere uno dei "buchi neri" della città, tra occupazioni abusive di case popolari (quelle in loco sono gestite dall'Aler, l'Azienda lombarda di edilizia residenziale controllata dalla Regione) e spaccio di droga.
Quattro appartamenti sgomberati in via Gola: a guardia tre cani di razza pitbull
Quattro gli appartamenti sgomberati al civico 27, uno dei caseggiati Aler dove è maggiore la presenza di occupazioni abusive: tra le case sgomberate questa mattina anche una, già liberata nelle scorse settimane, dove viveva un rapper 23enne, appartenente ai Gola's Locos 27, già indagato per i fatti di Capodanno. Il giovane tornato proprio questa settimana nella vecchia casa, insieme alla sorella minorenne e alla madre di 39 anni, era riuscito a introdursi nell'appartamento sigillato passando da una finestra. Il 23enne, trovato in possesso di uno spinello, è stato segnalato alla Prefettura di Milano. All'interno degli altri tre appartamenti dello stesso stabile sgomberati questa mattina, la polizia ha identificato due cittadini marocchini, uno tunisino e uno algerino, di età compresa tra 33 e 30 anni circa, tutti privi di documenti e con precedenti per stupefacenti. Negli appartamenti sono stati trovati anche tre cani di razza pitbull, utilizzati presumibilmente come deterrente per impedire controlli da parte delle forze dell'ordine. I quattro alloggi sono stati sgomberati e riconsegnati al personale Aler sul posto insieme con la polizia questa mattina: con gli interventi del 16 gennaio, del 4 e del 18 febbraio scorsi, sale così a 10 il numero degli appartamenti sgomberati nella zona di via Gola e restituiti all'Aler.
È il terzo blitz delle forze dell'ordine in un mese circa
Quello scattato all'alba di oggi, martedì 18 febbraio, è il secondo blitz nel giro di due settimane. Quest'anno via Gola è subito finita in cima alle priorità delle istituzioni cittadine a causa di quanto accaduto a Capodanno, quando un gruppo di ragazzi ha aggredito una squadra dei vigili del fuoco che era intervenuta per domare un incendio. Un episodio poco edificante che ha spinto la prefettura a predisporre un piano di sgomberi programmati per contrastare l'abusivismo. Le perquisizioni odierne rientrerebbero proprio all'interno di questo piano: gli sgomberi riguardano alcuni appartamenti in un palazzo al civico 27. Appena due settimane fa, lo scorso 4 febbraio, le forze dell'ordine avevano sgomberato, senza particolari tensioni, quattro appartamenti occupati. Ma in tutto il quadrilatero composto dalle vie Gola, Pochi, Segantini e Bordi le case occupate sarebbero circa 200.