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Milano, novembre da record: è stato il mese più piovoso della storia

Lo dicono le rilevazioni del Centro Epson meteo: in un mese caduti 324 millimetri di pioggia. Precipitazioni da record anche a Genova e in tutto il Nord, che ha vissuto anche il novembre più caldo di sempre: 4 gradi sopra la media.
A cura di Francesco Loiacono
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Il novembre appena trascorso è stato il mese più piovoso di sempre a Milano. Se ne erano forse già accorti tutti i milanesi che hanno dovuto fare i conti con allagamenti dovuti alle esondazioni del Seveso e del Lambro e relativi disagi: strade dissestate, cantine allagate, fango ovunque, voragini. Adesso, però, lo certifica anche il Centro Epson meteo, che ha reso note alcune rilevazioni effettuate nel capoluogo lombardo e nel resto del nord Italia. Nel mese appena trascorso sono stati 324 i millimetri di pioggia registrati nelle stazioni ufficiali di misura a Milano. Accumuli che non si erano registrati, almeno negli ultimi 60 anni. Oltre alle piogge torrenziali, e legato a loro, c'è un altro record: il novembre appena passato è stato infatti il più caldo della storia al Nord, con quattro gradi oltre la media. "Precipitazioni e caldo record non rendono azzardato parlare di ‘novembre monsonico' sotto tutti i punti di vista", dice il Centro Epson in una nota.

Novembre più caldo e piovoso della storia al Nord

I record evidenziati dal Centro Epson meteo non riguardano solo Milano, ma in generale tutto il settentrione, specie nella zona di Nord-ovest. E a "trainare" l'area verso questi non invidiabili primati oltre a Milano è stata Genova, dove in in due mesi, ottobre e novembre, è caduta la quantità di pioggia che si registra normalmente in un anno, con conseguenze purtroppo drammatiche. Nell'intero nord Italia il quantitativo di pioggia caduto a novembre è stato quasi il triplo rispetto alla norma, dato che diventa più del quadruplo se si considera il solo settore di Nordovest. Una quantità d'acqua che fa impallidire il precedente record che risale all'inizio degli anni '60 e resta quasi 100 millimetri sotto questo nuovo abnorme risultato, che suona come un sinistro avvertimento per tutti quelli che continuano a sottostimare la portata di fenomeni come l'inquinamento e il riscaldamento globale. Forse è il caso di dirlo: ci siamo dentro fino al collo.

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