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Milano: morto Marco Comini, proprietario dello storico ristorante “Al Matarel” di Brera

Marco Comini, proprietario dello storico ristorante “Al Matarel” di Brera, a Milano, è morto lo scorso mercoledì: con lui se ne va uno degli ultimi alfieri della cucina tipica milanese, lontana dalle mode.
A cura di Francesco Loiacono
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La Milano della ristorazione più tipica perde uno dei suoi alfieri di maggior prestigio, Marco Comini. Dopo una lunga malattia è infatti morto il proprietario del ristorante-trattoria Al Matarel, che sorge in una traversa di corso Garibaldi, nel cuore di Brera. Aperto 51 anni fa, Al Matarel non ha chiuso la saracinesca, o per dirla alla milanese la cler, nemmeno mercoledì scorso, quando Comini è venuto a mancare. La moglie, Elide Moretti, ha infatti aperto regolarmente, come da indicazioni dell'oste.

Morto Marco Comini, proprietario del ristorante Al Matarel di Brera

Al Matarel è uno dei pochi posti a Milano dove assaggiare la cucina tipica meneghina, lontana dalle mode alimentari dei sushi, degli hamburger e del più recente street food. Nel menu risotto giallo con l'ossobuco, le tipiche polpette milanese, i mondeghili, la cassoeula. E, ricordo personale, anche la "vera" cotoletta alla milanese: quella cotta per ore al forno nel burro, dall'aspetto molto diverso rispetto alle cotolette che servono nei posti più turistici. Nel ricordo di chi lo conosceva bene, Marco Comini era il garante di questa tradizione culinaria. Una caratteristica che attirava al Matarel milanesi clienti di ogni tipo, dalla gente comune all'ex presidente del Consiglio Bettino Craxi, assiduo frequentatore del locale. Per espressa volontà di Comini, non si svolgerà alcuna cerimonia funebre.

Il cordoglio di Pisapia

Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, con una nota ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte di Marco Comini, "cittadino benemerito e storico proprietario del ristorante Al Matarel, un luogo di riferimento per tanti milanesi e per tanti turisti che hanno potuto assaporare la tipica cucina della nostra città. I piatti erano sempre accompagnati dai racconti di Comini – ha ricordato Pisapia – aneddoti storici e spiegazioni delle ricette come quella dei rostin negàa".

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