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Milano, maestro elementare picchiato dallo zio di un alunno: “Mi dava del gay e mi minacciava”

Emergono ulteriori dettagli sull’aggressione di martedì pomeriggio in una scuola elementare alla periferia Nord di Milano. Leonardo Lo Ioco, il maestro 46enne picchiato dallo zio di un alunno, ha detto di essere stato minacciato di morte dall’uomo che gli avrebbe dato “spudoratamente del gay davanti a tutti i colleghi”. Il maestro e i parenti del bimbo si sarebbero querelati a vicenda. Il preside della scuola parla di “difficoltà di relazioni” tra il 46enne e gli altri docenti e genitori, ma senza “nessuna relazione con presunti orientamenti sessuali del docente”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il fatto di cronaca è avvenuto martedì pomeriggio in una scuola elementare alla periferia Nord di Milano, in piazza Gasparri. Un maestro di 46 anni è stato aggredito dalla mamma di un alunno e picchiato dallo zio del bimbo. Ma adesso emergono ulteriori dettagli sulla vicenda: la vittima dell'aggressione, Leonardo Lo Ioco, ha infatti affermato che all'origine dell'aggressione potrebbe esserci l'omofobia. "Sono stato picchiato selvaggiamente dal fratello del genitore, il quale mi minacciava di morte e mi dava spudoratamente del gay davanti a tutti i colleghi che sono letteralmente andati e al personale Ata, i bidelli, che non hanno neanche chiamato la polizia o l'ambulanza", ha detto il maestro di matematica davanti alle telecamere. Lo Ioco ha poi aggiunto che altre volte aveva manifestato la propria insofferenza per le insinuazioni dei colleghi che gli chiedevano se fosse gay oppure no e ha voluto anche tirare in ballo il governo: "Grazie al nostro governo italiano siamo in una situazione allarmante, grazie allo Stato italiano mi ritrovo al pronto soccorso".

Il maestro e i parenti del bimbo si sono querelati a vicenda

Sull'aggressione di martedì pomeriggio indagano gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della questura di Milano. Il maestro, medicato al Niguarda, ha ricevuto 20 giorni di prognosi per una sospetta frattura al setto nasale e al mento. L'insegnante ha querelato la mamma e lo zio dell'alunno, un 28enne e una 25enne, adesso indagati per lesioni in concorso. Ma anche i parenti dell'alunno, stando a quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", avrebbero querelato il docente con l'accusa di aver maltrattato il bambino.

Il preside: C'erano state difficoltà, ma nessuna relazione con orientamenti sessuali

La sensazione è che l'aggressione di martedì scorso nasca da precedenti tensioni che si sono andate accumulando da quando, a settembre, l'insegnante è arrivato nel plesso di piazza Gasparri, che fa parte dell'Istituto comprensivo "Sorelle Agazzi". Ed è proprio il dirigente scolastico della scuola, Marco Paolo Morini, che a Fanpage ha chiarito alcuni aspetti della vicenda: "Fin da settembre si sono manifestate difficoltà di relazione con docenti e genitori – ha spiegato Morini – Ma queste difficoltà di relazioni non avevano nessuna relazione con presunti orientamenti sessuali del docente". Il preside risponde poi alle accuse di Lo Ioco sul mancato intervento dei colleghi: "L'aggressione è avvenuta durante dei colloqui con le famiglie, il docente era in compagnia di altri due insegnanti e quando è arrivata la famiglia in questione ha chiesto lui di essere lasciato solo". Poi aggiunge: "A scuola c'era il docente responsabile del plesso che quando ha sentito alzare la voce è andato immediatamente sul posto". Adesso si attende che sull'episodio possa essere fatta piena chiarezza.

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