Milano in fiamme, su Twitter l’attacco a Fedez dopo l’appoggio ai No Expo: “Colpa tua”
Nella giornata più temuta, quella del corteo dei No Expo del primo maggio, Milano ha vissuto una delle pagine peggiori della sua storia recente: auto in fiamme, negozi e palazzi devastati. Scene di guerriglia. Che, secondo alcuni, hanno almeno un responsabile accertato: il rapper Fedez, che si era schierato dalla parte dei No Expo all'indomani del corteo studentesco di giovedì 30 aprile.
"È anche per gente come te, che oggi Milano è a ferro e fuoco. Quelle di oggi come le chiami? Chiedi scusa. E la prossima volta pensa", è il tweet del vicedirettore de Il Giornale Nicola Porro che attribuisce precise responsabilità di quanto avvenuto alle prese di posizione del rapper. Il quale, però, dopo aver visto la portata degli scontri avvenuti a Milano ha subito preso le distanze dai violenti, in maniera abbastanza netta: "Quello che sta succedendo in queste ore a Milano trascende qualsiasi giustificazione, se ieri era protesta legittima con delle motivazioni precise oggi è violenza fine a stessa che non può che essere condannata!", ha scritto Fedez sul suo profilo Facebook e su Twitter, lasciando il tweet in cima al suo profilo.
Una presa di distanza che però non è stata ritenuta sufficiente da Porro, uno dei giornalisti che, insieme a Filippo Facci di Libero e a Federico Mello dell'Huffington post, lo avevano bersagliato dopo le sue frasi sulla manifestazione di giovedì: "La vernice sui muri dei No Expo indigna più delle infiltrazioni mafiose dell'Expo", una delle sue frasi incriminate. E allora, ecco che Porro accusa Fedez di essere un "vigliacchetto": "Ieri applaudivi e oggi nascondi la mano". Accusa alla quale il rapper risponde senza giri di parole, com'è suo costume:
L'attacco al rapper però prosegue da più fronti. Federico Mello usa il sarcasmo:
E la polemica nei confronti di Fedez è destinata ad andare avanti anche nei prossimi giorni.